Messina, De Luca: “Cracolici? Sa fare solo il maggiordomo politico”

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Il sindaco di Messina controreplica a Cracolici (PD): “Politici vergognosi come lui non si sono mai preoccupati della Baraccopoli”

Botta e risposta tra il deputato Ars del PD Cracolici e il sindaco De Luca.

Fino ad oggi Cateno De Luca ha saputo fare solo una cosa: il clown. Purtroppo però il suo comportamento ha fatto perdere serietà ed autorevolezza al ruolo dei sindaci, la stragrande maggioranza dei quali svolge con dedizione e serietà il proprio lavoro. Non avevo ancora visto il video che ritrae De Luca mentre distribuisce uova di Pasqua tra la gente, facendosi selfie in palese violazione delle disposizioni sui divieti di assembramento. Anche questo video conferma quello che ho detto: De Luca al massimo può essere considerato uno showman, di certo non è degno di fare il sindaco”. Così il parlamentare regionale del PD Antonello Cracolici commenta le dichiarazioni rilasciate nei suoi confronti da Cateno De Luca

La controreplica di De Luca

“Il signor paperone Cracolici non si può permettere di dire alla comunità di Messina che ha scelto un sindaco non degno di tale nome perché i risultati di quasi due anni di Amministrazione hanno evidenziato che Cateno De Luca è un sindaco apprezzato, con alle spalle tre comuni amministrati. A quanto mi risulta invece l’onorevole Cracolici non ha mai amministrato nulla, neanche un condominio. Io mestieri nella vita ne ho fatti tanti: il muratore, il barista, so fare anche il clown e adesso il sindaco. Ho fatto anche il dirigente aziendale. Cracolici invece cosa ha mai fatto se non campare di politica? Ha mai versato contributi all’INPS per un lavoro vero? In effetti, un lavoro lo ha svolto, ma in nero: il maggiordomo politico“. Lo afferma il Sindaco di Messina, Cateno De Luca.

“Preciso – conclude il Primo cittadino – che le uova sono state distribuite ai bambini che vivono tra le baracche di amianto, le stesse che politici vergognosi come Cracolici hanno lasciato lì da cento anni, non preoccupandosi di chi ci vive”

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