Siparietto tra Luciano Moggi e Lillo Foti: le trattative per Baggio alla Reggina e Cristiano Ronaldo alla Juventus già ad inizio Duemila. Clamoroso il racconto sull’arbitro Paparesta
“Sono ancora molto legato alla Reggina di Lillo Foti, con cui ho instaurato un grande legame. Ero contento quando gli amaranto riuscivano a salvarsi”, inizia così l’intervista a Luciano Moggi durante un collegamento alla TV ufficiale della società calabrese. L’ex dirigente della Juventus ha parlato della situazione generale del calcio italiano, penalizzato ovviamente dell’emergenza Coronavirus: “in questo momento tutti fanno pronostici. Adesso è difficile stabilire una decisione, si possono fare solo previsioni. Nel momento in cui vengono a mancare diritti tv, gli sponsor e i proventi del botteghino, c’è il rischio che in Serie A ben 5-6 società possano fallire. La maggior parte di queste anticipa il pagamento dei calciatori con i fondi che Sky paga ad inizio anno. Il campionato, se può, deve riprendere ed eviterebbe questi disagi e la morte di tante società. Quando si tratta dei pagamenti, non bisogna pensare soltanto ai calciatori, ma anche a tutti i componenti che fanno una squadra. E non entro nel merito della Lega Pro, perché lì scomparirebbero quasi tutti”. Sull’ipotesi di ripresa della Serie A: “Ogni club pensa ai propri interessi. La Lazio vorrebbe giocare, perché prima che si fermasse il campionato era la squadra che giocava meglio di tutte, con il capocannoniere del campionato, era in lotta per lo Scudetto con la Juventus. Poi ci sono altre squadre come Juventus, Inter e Atalanta, già quasi certe di disputare la Champions League, che chiedono di ricominciare con senso di responsabilità e cautela. Ci sono in Lega troppe teste, pretendere soluzioni singole è molto complesso. Il Brescia con il suo presidente Cellino chiede di chiudere qui la stagione, consapevolmente che lui retrocederebbe perché lontanissimo dalla zona salvezza. Solo il virus porterà un accordo. Speriamo che il campionato possa continuare e che vinca il campionato chi merita sul campo. Come si fa per esempio ad escludere il Benevento dalla promozione in Serie A, da qui ne beneficerebbe il Crotone che è secondo. Ma come si può arrivare ad una decisione del genere? Ci sarebbero ricorsi al tribunale all’infinito”.
PERROTTA – La Juventus acquistò dalla Reggina un giovanissimo Simone Perrotta: “mandavo osservatori a vedere tutte le partite di Serie A, anche se la Reggina seguivo spesso di persona in trasferta per salutare Lillo Foti. Perrotta alla Juventus non ha deluso, solo che il club acquistava calciatori più dotati e con caratteristiche diverse da lui. E’ stato un professionista esemplare, che si allenava come pochi. Non parlerei di fallimento, sicuramente non ricopriva un ruolo determinante in quella squadra. Cirillo all’Inter? La storia della ripicca nei confronti della Reggina, nell’occasione dello spareggio con il Verona, è una favola. Non sono mai entrato in quella trattativa”.
FIORENTINA E MILAN – “Il 30 aprile 2005 Fiorentina-Milan fu una partita da ufficio inchieste. Finì 1-2. L’arbitro non fischiò una clamoroso rigore per fallo di Pancaro su Pazzini, i calciatori si presero a botte nel campo e nessuno è stato ammonito. L’arbitro andava radiato e il Milan retrocesso in Serie B”.
SIPARIETTO CON LILLO FOTI – In diretta è poi intervenuto l’ex Presidente della Reggina. Dopo averlo saluto Moggi scherza: “Lillo, lo sai. Se il virus mi colpisce, è il virus che muore”. Risponde così l’amico Foti: “con simpatia e rispetto, non ho mai avuto dubbi nelle trattative con Moggi perché sapevo che nessuna delle due squadre ne sarebbe uscita penalizzata”.
BAGGIO ALLA REGGINA – Foti conferma la trattativa: “andai a Caldogno, uno dei posti più squallidi dove mi sono mai recato, era ad agosto. Con Baggio ho intavolato una trattativa, poi non è andata in porto. Mi ricordo quando a Corso Ferraris il direttore Moggi trattò Cristiano Ronaldo“.
CRISTIANO RONALDO – Moggi conferma: “ho visto questo ragazzino in una partita dello Sporting Lisbona, avviai il giorno dopo la trattativa. Era praticamente fatta, ma ho dovuto recedere perché Salas rifiutò il passaggio al Manchester United di Ferguson. La cosa era definita con il procuratore e con il club portoghese”.
PAPARESTA – E’ famosa la storia dell’arbitro chiuso negli spogliatoi del Granillo, al termine di una sconfitta della Juventus in casa della Reggina: “da una semplice battuta è nato un falso racconto che è entrato nella storia del calcio perché sono riusciti a farlo passare per un sequestro di arbitro, portandolo in tribunale”. Lo conferma anche Foti: “la porta dell’arbitro si apriva con una semplice spallata, anche i membri della Federazione lo sapevano e ridevano di questo. E’ stato solo uno show simpatico”.
GALLO – Foti spende belle parole per il nuovo patron amaranto: “è stato un grande impegno economico di un imprenditore, che in poco tempo ha riportato in città un entusiasmo che appartiene al passato”. Conclude infine Moggi: “non conosco personalmente Gallo, però spero che la Reggina torni dove merita. Sarei felice perché a Reggio mi sono trovato sempre bene”.