Partite Iva di Messina al collasso: “La Fase 2 premia il Nord e penalizza il Sud, il Governo Regionale si batta contro questa ingiustizia”

StrettoWeb

Gli Autonomi e le Partite Iva di Messina: “Hanno deciso di farci morire di fame. Sicilia penalizzata dalle misure del Governo. Siamo una Regione a Statuto Speciale? E facciamola valere questa autonomia!”

Hanno deciso di farci morire di fame, questa situazione è insostenibile. La presa di posizione del governo è inaccettabile e la nostra Regione si trova tra quelle più penalizzate. Il nuovo DPCM ha messo il Sud in ginocchio premiando, invece , le lobby del NORD e la loro economia. Noi invece, che ci reggiamo prevalentemente sulle piccole e medie imprese, come le aziende turistiche, gli artigiani, i ristoratori, gli albergatori e tante altre piccole realtà; restiamo chiusi; anche se la nostra attuale situazione è ben diversa da quella del Nord Italia.
Siamo una Regione a Statuto Speciale? E facciamola valere questa autonomia! Oppure l’autonomia è servita solo a concedere lo status di onorevoli ai nostri politici regionali e dare indennizzi e stipendi più alti ai nostri burocrati regionali?“- a dirlo è Santi Daniele Zuccarello, Presidente Missione Messina e Coordinatore Provinciale Autonomi e Partite IVA,  in merito alle misure decise dal Governo per la Fase 2. Nelle scorse alcuni deputati Ars hanno chiesto al Governatore Musumeci di adottare nuove e diverse misure adeguate all’attuale favorevole quadro epidemiologico della Sicilia e lo stesso Presidente della Regione Musumeci si è detto deluso dal nuovo dpcm di Conte.

“Adesso- prosegue Zuccarello– è il momento di avere uno scatto di orgoglio e garantire la sopravvivenza del popolo Siciliano mortificato dai provvedimenti del Governo Nazionale. Così si rischia una rivoluzione che non potremo più contenere. Fino ad oggi abbiamo agito responsabilmente, ma adesso basta!
Non vogliamo diventare martiri di un sistema distorto. Abbiamo dimostrato rispetto delle regole, siamo difatti la Regione che ha il minor numero di contagiati ed abbiamo aspettato con ansia e fiducia la Fase 2 per un immediato ritorno al lavoro, alle nostre abitudini, alla nostra libertà. E tutto questo per cosa?
Dalla fine del mese di Marzo i nostri imprenditori non possono contare più sui ricavi delle proprie aziende, i famosi 600 euro non sono stati percepiti da tutti ed ottenere il finanziamento del decreto liquidità è una vera impresa. Oggi, per noi Siciliani l’emergenza economica cammina di pari passo a quella sanitaria. Siamo stati abbandonati dalle istituzioni con finti aiuti e supporti, adesso vogliamo solo rialzarci con le nostre gambe come siamo abituati a fare e pertanto, chiediamo al Governo Regionale di battersi contro questa ingiustizia e di attivare tutte le procedure per non attendere più oltre la riapertura di tutte le nostre attività produttive”.

 

Condividi