Continua l’odissea sullo Stretto di Messina, ancora code interminabili e pericolosissimi assembramenti: flop del pass per i lavoratori. Altro che misure anti-coronavirus, un pendolare con tesserino trascorre più tempo in coda di un pendolare con autocertificazione

  • pendolari stretto (
  • pendolari stretto (
/
StrettoWeb

Un pendolare dello Stretto: “Che senso ha fare doppi controlli all’imbarco e allo sbarco? Prima di poter salire su un traghetto della linea Caronte, vengo controllato dei documenti necessari”

Ancora caos sullo Stretto di Messina. Il sistema del pass per i lavoratori evidentemente aumenta i disagi e rischia di tradursi una scelta suicida, dal momento che quotidianamente sia agli imbarchi che agli sbarchi si creano pericolosissimi assembramenti, in barba alle misure anti-coronavirus.

Illogicità dei controlli sullo Stretto: l’odissea dei pendolari

E ovviamente i pendolari sullo Stretto di Messina sono sempre più al limite della sopportazione, specialmente a causa delle attività di controllo esercitate dai responsabili dell’Ordine Pubblico in questo periodo di Coronavirus. Un altro nostro lettore spiega nel dettaglio cosa deve fare un Pendolare che si sposta per comprovate esigenze lavorative. Il pendolare con tesserino trascorre più tempo in coda di un pendolare con autocertificazione.
Ecco come funzionano i controlli quotidiani ai pendolari e le differenze nei controlli per i pendolari con Tesserino registrato Regione Siciliana e i pendolari che compilano l’Autocertificazione:

“Dove sta la logicità di chi dispone questa sovrapposizione del doppio controllo Imbarco e Sbarco
se una volta imbarcati su una nave saremo gli stessi a scendere a fine corsa? Tesserino Regione Sicilia rilasciato ai Pendolari FF.OO. Medici con la registrazione dei dati e documento di riconoscimento e autocertificazione, dove sta la Logicità e la giustificazione delle singole foto degli operatori della Polizia di Stato, che producono code con doppia perdita di tempo. Lo Stato chiede sacrifici ai cittadini, ringrazia le Forze dell’Ordine ed i Medici per il loro servizio reso alla nazione, dimenticandosi che lo Stretto di Messina vive disagi quotidiani per le Illogicità dei controlli. Invitiamo i 2 Comitati Tecnici per la Sicurezza delle Città Metropolitana Reggio-Messina ad un confronto, per rasserenare gli animi dei Pendolari, maltrattati quotidianamente”– scrive un lettore pendolare.

Che senso ha fare doppi controlli?

Ed ecco cosa scrive stamattina anche un altro pendolare: “Sono un pendolare che ogni giorno attraverso lo Stretto per potermi recare a lavorare. Vorrei segnalarvi quanto accade ogni giorno a causa forse di incomprensioni delle varie prefetture Reggio-Messina. Prima di poter salire su un traghetto della linea Caronte, vengo controllato dei documenti necessari, quali documenti personali e autocertificazione. Si può sapere il motivo che quando poi uno giunge dal lato opposto, vengono ricontrollati nuovamente i documenti? (Vi assicuro che durante il percorso la nave non effettua fermate in mezzo al mare. Arriviamo al lavoro tutti i giorni con minimo 40 Min. di ritardo. È mai possibile che le due prefetture o regioni non si parlano?”

 

 

Condividi