Il pittore Renato Guttuso fondò la scuola degli “artisti di Scilla” nel 1949

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Renato Guttuso tornò spesso a Scilla in compagnia della sua compagna Marta Marzotto che dalla fine degli anni sessanta, fu la figura femminile dominante nella sua pittura e nella sua vita privata

Aldo Renato Guttuso nacque a Bagheria il 26 dicembre 1911, figlio di Gioacchino e di Giuseppina d’Amico. Influenzato dal padre, acquerellista dilettante, il giovane Renato manifestò precocemente la sua predisposizione alla pittura. Iniziò appena tredicenne a pitturare copie dei paesaggi siciliani dell’Ottocento e di vari artisti, ma anche ritratti originali. Durante l’adolescenza cominciò anche a frequentare lo studio del pittore futurista Pippo Rizzo e gli ambienti artistici palermitani. Renato Guttuso si trasferì a Palermo per compiere gli studi liceali, ma sentendo sempre più forte l’inclinazione alla pittura, nel 1928 partecipò alla sua prima mostra di pittura collettiva della città, e poi frequentò l’Università. Nel 1933 abbandonò definitivamente gli studi universitari per dedicarsi alla sola pittura e si trasferì a Roma. Guttuso in quel periodo cruento, viene accolto generosamente da numerosi artisti che si ritrovarono tutti insieme nella capitale, scappati tutti da realtà e contesti poveri, poco edificanti e privi di iniziative. A Roma frequenta la scuola del maestro Domenico Quattrociocchi, e in poco tempo diventa un apprezzato artista. Renato Guttuso nel 1940 si iscrisse al Partito Comunista Italiano che ai tempi era clandestino e inizia a frequentare circoli culturali antifascisti. Divenne uno dei massimi esponenti del realismo socialista, protagonista della pittura neorealista italiana. Frequentò la scuola libera del Nudo all’Accademia di Belle Arti sempre a Roma, dove conobbe il giovane artista siciliano Saro Mirabella che dopo la Seconda Guerra Mondiale diventò suo collaboratore. Nel 1947 Guttuso, invitato da un suo grande amico, il giudice Giuseppe Macrì, decide di andare in vacanza a Scilla insieme a Mirabella. Non appena arrivò nel paesino calabro, rimase incantato dalla straordinaria bellezza del posto e ritornò negli anni successivi. Preso dall’entusiasmo decise nel 1949 di fondare la Scuola degli “Artisti di Scilla” con sedi a Chianalea e nella “Casa Rossa” a Marina Grande.

Ben presto il Guttuso, diventa un “cittadino onorario” e tante persone scillesi lo aiutarono nei suoi progetti artistici, come Rocco Catalano che addirittura divenne un suo assistente mentre il “Maestro d’ascia” Emilio Vanto instaurò con lui una profonda amicizia. Di questa scuola il Guttuso fu la figura più importante ma faranno parte, oltre a Mirabella, il pittore scillese Giuseppe Marino, il Pittore Giovanni Omiccioli e lo Scultore Giuseppe Mazzullo. Renato Guttuso in questo eccezionale biennio fu molto ispirato e produsse molti quadri come “Scogli a Scilla”, “Bambini di Scilla”, “Usciti per la pesca”, “Pesca al tonno”, “Pescatori di Scilla” e “La pesca del pesce spada” che appartenevano Al “Primo ciclo” dei dipinti su Scilla del 1949. Mentre “Scilla 1950”, “Barche nella tempesta”, “Balcone a Scilla” e “Bambini che giocano sugli scogli”, appartenevano al “Secondo ciclo” dei dipinti su Scilla del 1950. Nello stesso anno i lavori eseguiti durante questo “periodo magico”, furono esposti in una mostra alla Galleria “Il Pincio” di Roma e tra i tanti capolavori di quel magico anno spiccarono la “Mareggiata sullo Stretto” e la “Donna di Scilla”. La sua arte, legata all’espressionismo fu caratterizzata anche dal forte impegno sociale, che lo portò anche all’esperienza politica come senatore del PCI per due legislature. Renato Guttuso tornò spesso a Scilla in compagnia della sua compagna Marta Marzotto che dalla fine degli anni sessanta, fu la figura femminile dominante nella sua pittura e nella sua vita privata. Guttuso dopo averla conosciuta nel salotto dei Marchi a Milano, la rappresentò in molte opere ma il rapporto tra i due cessò improvvisamente dopo circa venti anni intorno al 1974, quando dipinse il suo celebre dipinto della “Vucciria di Palermo” e nello stesso anno produsse l’ultimo suo dipinto su Scilla, appunto, “Scilla 1974” . Un’altra opera di Guttuso “Pescatore di Scilla” si trova alla Pinacoteca Civica di Reggio Calabria. Renato Guttuso fu uno dei più importanti pittori italiani del dopoguerra. Morì a Roma il 18 gennaio 1987.

Enrico Pescatore

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