“Non vedo l’ora di tornare in campo e rivivere le emozioni di un’annata fantastica”: intervista al tecnico della Reggina, Domenico Toscano
E’ questione di pochi giorni, poi la Reggina conoscerà quale sarà il futuro del campionato. In attesa di sapere se sarà definitiva la scelta della Serie C di sospendere il campionato a causa del Coronavirus, il tecnico Mimmo Toscano ha provato a distrarsi un attimo. La presenza di Massimo Orlando in collegamento nella Tv ufficiale amaranto ha spostato l’argomento sullo spareggio Reggina-Cremonese dell’anno 1989: “ero in Tribuna a vedere la partita con degli amici. Una cornice di pubblico che oggi fai fatica a trovarla, non si vede neanche in Serie B o in un playoff. L’importante è tornare a pedalare, a dimostrazione che l’entusiasmo della città è vivo. Quelle immagini sembrano irreali rispetto ai tempi di oggi. Orlando? Scala l’avrebbe fatto giocare dal primo minuto, col senno di poi. Il giocatore anziano è più calcolatore, l’imprevedibilità del giovane sarebbe potuta risultare utile”.
Una battuta sulla stagione in corso e sui periodi difficili, che in realtà sono stati pochi: “il momento più complicato è stato quello dopo la sconfitta contro la Cavese, perché tutti si aspettavano un ritorno scoppiettante in campo dopo la pausa invernale. Una prestazione che non coincide però con il risultato finale, troppo pesante. Francavilla? Abbiamo pagato un calo di attenzione”.
Infine una battuta su Gallo: “il presidente è sempre stato presente, anche quando non era a Reggio. Ma lui ha avuto sempre fiducia in questo gruppo e nei suoi discorsi che ha fatto si è dimostrato un grande motivatore. Futuro? Ha tutta l’intenzione di investire sul settore giovanile per ricreare a Reggio quello che il suo precursore Foti è riuscito a fare. Ora però penso al presente. Spero che possa ripartire il calcio, la Serie A. Tutte le aziende in generale spero possano ripartire. In Lega Pro ci sono difficoltà a far rispettare il protocollo dettato dal Governo, mi auguro ci possano essere le condizioni per tornare in campo e finire sul campo quanto di bello costruito nel corso della stagione. Mi piacerebbe festeggiare nel modo giusto. Se non sarà possibile, chi di dovere scegliere nel modo più giusto chi premiare in base ai meriti”.