Reggio Calabria, la drammatica lettera-sfogo di una donna ustionata al 60% da 16 anni

StrettoWeb

La lettera di una cittadina di Reggio Calabria

Di seguito pubblichiamo integralmente una lettera inviata a StrettoWeb di una cittadina di Reggio Calabria. Ecco il testo:

“Cara redazione vi scrive nella speranza che leggiate e pubblichiate questa mia lettera di sfogo, siamo tutti nati sotto lo stesso cielo, si dice e cosi, pero poi c’è chi si ritrova in serie A e chi in serie B. Allora sono una donna di circa quaranta anni, e nel 2004 a causa di un incidente mi sono ustionata il 60% del corpo con ustioni profonde di 3°grado, quel giorno sono stata trasferita a Palermo, e lì ci sono rimasta per nove mesi, quasi consecutivi.

 Ho rischiato di morire per via delle conseguenze dell’ustione,  Però ho lottato e mi sono ripresa la mia vita, dove si era fermata, Di ustioni non si guarisce anzi i segni sono sempre lì ben visibili sul tuo corpo e le cicatrici fanno male sempre e faranno sempre male. Nel mese giugno del 2019 mi si apre un’ulcera su un innesto, li inizia il mio calvario, avanti e indietro e senza soluzione. Mi reco nuovamente al centro ustioni di Palermo, dove mi è consigliato di andare presso il mio ospedale, GOM. Dove con indicazione loro mi avrebbero potuto medicare, cosi non e stato, perché quando sono andata presso il nostro ospedale, mi sono sentita dire che loro non trattano le ustioni. Né tanto meno gli esiti che non potevano farmi medicazioni di questo tipo e che non potevano trattare una paziente via etere. Perché ogni medico ha la sua specialità a quel punto, non tra mille difficolta e problemi, inizi il mio peregrinare. Palermo Reggio Calabria, fino a quando non decidono do operare, perché la situazione non si risolveva. Con le sole medicazioni.

Mi ricovero il 4 febbraio 2020, ed esco il 31 marzo 2020, durante la degenza, lunga e sofferta e in solitudine poiché né mio marito né mio figlio di nove anni. Sono potuti venire né per un’ora né per un giorno, leggo che il Mio ospedale, il GOM accoglie una paziente in via di remissioni dalle ustioni, la cronaca e chiara. Io non sono arrabbiata con la paziente, perché so cosa significa ustione son il dolore che porta e la sofferenza che c’è me ho subito circa.

30 interventi di chirurgia plastica in fase acuta, e circa cento di medicazioni di cui la meta senza narcosi. Sono arrabbiata e delusa con tutti quelli che usano i servizi pubblici per il proprio tornaconto personale con chi, politici e politicanti permettono tutto questo. Io ancora non sono guarita ma faccio medicazioni giornalmente, e compro di tutto dalle garze, che devono essere sterili. Alle creme che costano tanto, e non vi nascondo che alcune volte faccio una sola medicazione ogni due giorni per risparmiare.

Sulle garze sterili ecc. Ecc. Io vorrei una risposta da queste istituzioni, so che non rispondono mai e che non lo faranno neanche questa volta perché so già che io non posso fare ascolti. e che non merito risposte, come molti concittadini di questa martoriata citta che deve lottare come si sul dire ca’ fami e ca’ debbullizza……..

Lettera firmata

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