Scontro sulla ripresa dei campionati, Ghirelli: “la Serie C non sarà mai pronta a giugno”

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E’ scontro Figc-ISS sulla ripresa dei campionati di calcio. E per la Serie C il ritorno in campo resta un’ipotesi difficile da poter concretizzare

“Ripartenza: è scontro”, titola così in prima pagina la Gazzetta dello Sport. E’ evidente la bufera che si è scatenata ieri dalle parole di Giovanni Rezza, direttore del dipartimento malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) che, ieri nella consueta conferenza della Protezione Civile, boccia il piano immaginato dalla Figc con i suoi esperti per la ripresa dell’attività: “il calcio è uno sport di contatto quindi comporta dei rischi di trasmissione. Sento parlare di controlli da effettuare enne volte sui giocatori con test quasi quotidiani, a me sinceramente sembra un’ipotesi un po’ tirata… Se dovessi dare un parere tecnico non sarei favorevole. La mia è un’opinione personale, ma credo che il Comitato tecnico-scientifico condivida questa posizione. Poi deciderà la politica”.

La Figc resta comunque alla finestra. La situazione è quella di sempre: lo stop agli allenamenti ha come scadenza il 3 maggio, ma nessuno può escludere una proroga. Lla commissione medica Figc si riunirà domani, ma ogni giorno sembra che il tentativo di salvare la stagione non è agganciato alla partenza il 31 maggio o il 7 giugno. I tempi potrebbero essere più lunghi, una ipotesi cui il presidente federale non ha mai escluso, visto che qualche tempo fa Gravina aveva parlato addirittura di settembre-ottobre per la fine del campionato.

Il punto centrale del protocollo sarà il ritiro in un “luogo chiuso” delle squadre, cioè di tutto il personale che forma una squadra e comprende tecnici, medici, fisioterapisti, magazzinieri. In pratica, le squadre come le famiglie che oggi sono dentro casa. Nessun contatto all’esterno. Tutto questo almeno nella prima fase, cioè quella della ripresa degli allenamenti. Il problema nasce dal fatto che non tutti i club, almeno la metà della serie A e tutti quelli della B, non hanno foresteria nei centri sportivi dove si allenano. Per non parlare della Serie C. Per questo Francesco Ghirelli, presidente di Lega Pro, alza la voce e sostiene che “per fine maggio inizio giugno noi non saremmo pronti. C’è un problema di struttura medica per fare i controlli e di costi. E il calcio deve mantenere il legame con la sua gente, in questo momento c’è il rischio di spezzarlo”. Insomma, si sta facendo di tutto per poter riprendere i campionati, ma è evidente che la soluzione definitiva non è ancora all’orizzonte.

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