Stretto di Messina, il deputato regionale ribadisce: “Medici, infermieri, militari e poliziotti costretti a lunghe code per imbarcarsi. Li chiamiamo ‘eroi’ ma poi non li aiutiamo. Devono avere una corsia preferenziale per accedere ai traghetti e le corse vanno ridistribuite lungo il giorno”
“Il presidente Musumeci deve urgentemente rimodulare le corse dei traghetti e attivare una check-list per consentire ai sanitari e alle forze dell’ordine di imbarcarsi velocemente per raggiungere il proprio posto di lavoro, senza file estenuanti e senza essere costretti traghettare molte ore prima. Si tratta di proposte che avevo già avanzato diversi giorni fa, con spirito di collaborazione, ma che finora sono rimaste inascoltate. A che serve chiamare medici, infermieri, poliziotti e militari ‘eroi’, se poi non si fa niente per aiutarli concretamente?”.
A ribadire ancora la necessità di regolamentare il transito sullo Stretto di Messina è il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Antonio De Luca, che sottolinea come “le forze dell’ordine e il personale medico e sanitario in servizio tra Messina e Reggio Calabria, in prima linea ormai da mesi nella lotta contro la diffusione del coronavirus, sta pagando il prezzo più caro di tutti, in termini di isolamento, rischio contagio e vittime, mancanza frequente dei dispositivi di protezione adeguati, turni massacranti e nessuna attenzione dal governo regionale siciliano. Come se tutto questo non bastasse – aggiunge De Luca – i pendolari dello Stretto sommano pure la fatica del viaggio e il peso della cattiva organizzazione degli orari di attraversamento in traghetto la cui organizzazione dipende dalla Regione”.