Collegamenti sullo Stretto di Messina, ok dal Ministero: le corse diventano 5

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Il Ministro delle Infrastrutture, di concerto con il Ministero della Salute, ha firmato il decreto che aggiunge una nuova corsa tra Messina/Villa San Giovanni/Reggio Calabria, modificando il precedente provvedimento del 16 marzo 2020

Le corse sullo Stretto di Messina passano da 4 a 5. Il Ministro delle Infrastrutture, di concerto con il Ministero della Salute, ha firmato il decreto che aggiunge una nuova corsa tra Messina/Villa San Giovanni/Reggio Calabria, modificando il precedente provvedimento del 16 marzo 2020. Sulle navi adibite a trasporto merci si legge in una nota- il trasporto dei passeggeri e’ consentito esclusivamente per documentati motivi di salute. Inoltre dall’approdo di Messina-Tremestieri viene autorizzato il transito degli operatori sanitari pubblici e privati a bordo delle unita’ navali che operano il trasporto merci. La decisione del Mit e’ stata presa a seguito delle difficoltà riscontrate dai pendolari dello Stretto. Tale misura e’ stata adottata anche sulla base del contributo e delle indicazioni dei parlamentari eletti sul territorio, e approvata dal Governatore della Regione Sicilia. I collegamenti sullo Stretto pertanto assicurati mediante cinque corse giornaliere Andata/Ritorno, nella fascia oraria dalle 06.00 alle 21.00. Non cambiano le prescrizioni sugli spostamenti che sono consentiti esclusivamente agli appartenenti alle Forze dell’Ordine e alle Forze Armate, agli operatori sanitari pubblici e privati, ai lavoratori pendolari o per comprovate esigenze di lavoro, gravi motivi di salute e situazioni di necessita’. Il traffico merci dalla Calabria alla Sicilia e viceversa, resta consentito esclusivamente sull’approdo di Messina-Tremestieri. Da tale approdo viene autorizzato, su richiesta della Regione Sicilia, il transito degli operatori sanitari pubblici e privati, a bordo delle unita’ navali che operano nel trasporto merci, su mezzi privati e nel rispetto delle certificazioni e delle condizioni di sicurezza delle navi. Rimangono invariate tutte le altre misure di restrizione della mobilita’ dei passeggeri con gli altri vettori, aerei e ferroviari.

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