Calabria, la scelta di Jole Santelli di anticipare la Fase 2 ha scatentato le critiche dei sindaci del Pd: ma ecco il documento che mostra come l’ordinanza della Regione Calabria rispetti solamente le loro richieste
“Non immaginavo che l’ordinanza avesse potuto suscitare questo clamore, anche perché la proposta di aggiungere i tavoli all’esterno di bar e ristoranti è stata avanzata dal Pd”. Sono state queste le parole rilasciate dalla governatrice Jole Santelli, accusata nelle ultime ore da alcuni sindaci calabresi di aver allentato le misure restrittive imposte dal Dpcm del Premier Giuseppe Conte. Già ieri su StrettoWeb avevamo pubblicato l’istanza avanzata dal Consigliere Regionale del gruppo consiliare dei “Democratici e Progressisti”, Giuseppe Aieta, che ha presentato una serie di proposte a favore dei lavoratori del settore nautico. Oggi invece è trapelato l’intero documento, scritto nero su bianco, in cui suggeriscono alla governatrice “regole e tempi per poter sperimentare il ritorno alla realtà”.
Come detto, diversi comuni hanno annunciato che, nel proprio comune, rimarranno in vigore le disposizioni del governo nazionale. Ad esempio Michele Tripodi, sindaco di Polistena, con toni molto forti ha fatto sapere ai propri cittadini che chi dovesse seguire l’ordinanza di Jole Santelli “sarà multato e deferito all’autorità giudiziaria”. Una presa di posizione mostrata anche dal primo cittadino di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, che prima in una diretta Facebook ha definito la nuova disposizione della Regione “illegittima e illogica perché dà l’idea del tana libera tutti”, poi in preda ad un assoluto delirio di onnipotenza ha emanato a sua volta i decreti n° 43 e 44 con le quali vieta nel territorio reggino le aperture, ma ribadisce il “divieto del pubblico passeggio” in tutto il territorio Comunale.
I sindaci del Pd, non tengono presente, che in pieno clima collaborativo con la maggioranza, sintetizzato dal capogruppo Giuseppe Aieta, e stante il clima di emergenza, in Consiglio Regionale è stato depositato agli atti una proposta di riapertura modulata e moderata di alcune attività. Tra queste appunto anche bar e ristoranti con tavolini all’aperto, oltre che alla messa a punto delle barche, di riapertura di parchi e permessi per le attività atletiche. Insomma un vero e proprio piano di graduale riapertura, leggermente meno restrittivo rispetto al Dpcm di Conte. Dopo qualche ora ecco l’ordinanza di Santelli, praticamente sovrapponibile alle proposte di Aieta e di Dp. Il che non è certo un “reato”, ma lascia spazio alle istanze di una opposizione costruttiva. In questo caso, la riprende tale e quale. Ecco di seguito i punti salienti del documento di Aieta:
COME E’ PERCEPITO IL TURISMO “MADE IN ITALY” NEL MONDO – La percezione del “made in Italy’’ non è cambiata in generale ma purtroppo siamo stati il Paese in Europa che ha risentito per primo dell’impatto del Covid 19 e questo ci ha sicuramente penalizzali. Adesso dobbiamo organizzare presto c bene la fase della ripartenza per mostrare al mondo che l’Italia è un Paese sicuro c accogliente. Il turismo sarà in prevalenza nazionale c di prossimità e il turista valuterà come prioritario il fattore della sicurezza sanitaria.
PROVVEDIMENTI DEL GOVERNO PER IL SETTORE TURISMO – Il Governo si c mosso con primi provvedimenti generali nel mese di marzo, in particolare estendendo gli ammortizzatori sociali, le indennità straordinarie e i voucher al settore del turismo. Al momento il Mihact sta lavorando a nuove misure da inserire nel decreto di aprile, specifiche per il settore: tra le misure in discussione il bonus vacanze e le iniziative per favorire le riaperture. Si valuta anche la costituzione di un Fondo speciale europeo per il turismo e il tema delle mancate entrate dalla tassa di soggiorno.
PROPOSTE PER LA CALABRIA – Al fine di meglio coordinare le attività per la stagione estiva ormai alle porte riteniamo necessario offrire alla Vostra attenzione alcuni elementi utili per una valutazione complessiva, che certamente avrete iniziato ad affrontare, nell’ottica di uno spirito collaborativo che l’attualità impone.
Agli imprenditori servono aiuti, certo, ma soprattutto regole c tempi per poter sperimentare il ritorno all’attività.
REGOLE – Distanze dei tavoli, modalità di servizio, possibilità di concedere ai locali più spazio all’aperto gratuitamente anche in sostituzione dei posti auto fino al margine della carreggiata c con obbligo del limite di velocità di 30 km. allungamento degli orari di apertura per evitare assembramenti, metri quadri necessari per ogni cliente, formazione professionale per il personale e informazione dei cittadini. Lo stesso vale per alberghi e stabilimenti balneari, marine resoti, agriturismi, bed and breakfast.
PROVVEDIMENTI URGENTI – Proponiamo si debba consentire immediatamente ai residenti nella Regione Calabria lo spostamento individuale nell’ambito del territorio regionale, all’interno del proprio comune o dei comuni dove si trovano le imbarcazioni di proprietà per lo svolgimento delle attività di manutenzione, riparazione e sostituzione di parti necessarie per la tutela delle condizioni di sicurezza e conservazione del bene. E’ obbligatorio il rientro in giornata presso l’abitazione abituale. Tale provvedimento è necessario al fine di dare la possibilità ai lavoratori del settore nautico di riprendere le proprie attività. Proponiamo, inoltre, che ai residenti in Regione sia consentito di spostarsi sul territorio regionale per raggiungere le seconde case di proprietà per lo svolgimento di attività di manutenzione e riparazione obbligando il rientro in giornata.
Ad ogni modo nelle ultime ore Aieta sembra voler rimediare per allinearsi con i suoi e in una nota afferma che “l’ordinanza sarebbe stata perfetta se non avesse anticipato i tempi. Infatti, la nostra proposta recita testualmente: ‘Quando la stagione balneare potrà ripartire…’. E’ evidente che ogni attività debba essere in conformità alle disposizioni nazionali per cui apprezziamo il recepimento delle nostre proposte ma consideriamo un errore aver anticipato i tempi che sono in contrasto con il dpcm ultimo…”. Dopo l’avanzata, adesso parte la ritirata della sinistra che scarica le “colpe” dell’ordinanza solamente su Jole Santelli. Il Presidente però reagisce e, dopo aver annunciato che nonostante la minaccia del governo di impugnare il provvedimento, non ritirerà l’ordinanza risponde all’attacco dei primi cittadini.
Inspiegabile quindi il comportamento dei sindaci del Pd. Fra tutti il Sindaco Falcomatà che a Reggio Calabria continua a imporre divieti e interdizioni, portando le forze dell’ordine ad elevare multe ai cittadini in nome di ordinanze comunali dall’incerto valore costituzionale. Non sono bastati purtroppo quasi due mesi di quarantena ai poveri calabresi, sicuramente molto responsabili e ligi nel rispettare le norme anti contagio. Oltre al danno anche la beffa di diventare vittime di una becera propaganda politica da parte di personaggi che, pur di mettersi in mostra, continuano a scherzare con la salute dei cittadini e sulle spalle di imprenditori e aziende ormai ad un passo dal fallimento.