L’ordinanza del governatore consente la ripresa degli allenamenti ai club dell’Emilia Romagna: la Reggina invece deve ancora aspettare qualche settimana
“È consentito l’allenamento in forma individuale di atleti professionisti e non professionisti riconosciuti di interesse nazionale dal Coni, dal Comitato Italiano Paralimpico e dalle rispettive federazioni, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento in strutture a porte chiuse, anche per gli atleti di discipline sportive non individuali”. E’ questa ordinanza l’ordinanza emanata governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, che permette ai club di calcio di riprendere le sedute di allenamento. Bologna, Parma, Sassuolo e Spal (squadre di Serie A interessate dal provvedimento) potrebbero cominciare le sedute dal 4 maggio, dopo la sospensione dei campionati a causa del Coronavirus. Una decisione in netto contrasto con le parole del Premier Giuseppe Conte, che ha chiesto alle Regioni di “evitare improvvidi salti in avanti”, e del ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, che ha parlato del 18 maggio come data possibile per la ripresa delle sedute individuali per gli sport di gruppo (qualora i dati raccolti sulla curva dei contagi) fossero stati confortanti.
Insomma, nonostante l’Emilia Romagna sia luogo di grossi focolai epidemiologici, il Presidente Bonaccini ha deciso di allentare leggermente le misure restrittive imposte nel Dpcm annunciato dal Presidente del Consiglio. Una decisione che la Reggina al momento può solo apprendere da lontano: il Sindaco Giuseppe Falcomatà ha infatti scelto di serrare ancor di più la città di Reggio Calabria con le ordinanze n° 43 e 44 del 30 Aprile 2020, ribadendo persino il “divieto del pubblico passeggio” in tutto il territorio Comunale. Gli amaranto dunque restano in bilico, il tecnico Toscano ha chiesto ai suoi uomini di restare concentrati su una possibile ripresa (anche se probabilmente la stagione sarà sospesa). Per ora però la Reggina dovrà continuare a fare a meno del Centro Sportivo Sant’Agata almeno fino al 18 maggio, mentre i propri colleghi emiliani inizieranno a prepararsi in anticipo al possibile ritorno in campo.