Sicilia: domiciliari a uno dei carcerieri del piccolo Giuseppe Di Matteo, il bambino sciolto nell’acido

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Sicilia, concessi i domiciliari a Cataldo Franco: fu uno dei carcerieri del piccolo Giuseppe Di Matteo, il bambino sciolto nell’acido

Cataldo Franco, l’uomo condannato all’ergastolo per il sequestro e l’omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo, è tornato a casa. L’85enne dal 28 aprile scorso vive nella sua casa di Geraci Siculo, a Palermo, ed è stato scarcerato per evitare il rischio che potesse contrarre il coronavirus in carcere. Tutti ricordano la storia del piccolo Giuseppe di Matteo, il bimbo sciolto nell’acido,  figlio del pentito Santino. I fatti risalgono al novembre del 1993, Giuseppe aveva solo 13 anni quando venne rapito in un maneggio di Piana degli Albanesi da un gruppo di mafiosi che agivano su ordine di Giovanni Brusca, allora latitante e boss di San Giuseppe Jato. Il rapimento era finalizzato a spingere Santino Di Matteo a ritrattare le sue rivelazioni sulla strage di Capaci e sull’uccisione dell’esattore Ignazio Salvo.

Quando Brusca, latitante, venne condannato all’ergastolo per l’omicidio di Ignazio Salvo, questi ordinò di uccidere il ragazzo, che venne quindi strangolato e poi sciolto nell’acido l’11 gennaio 1996, dopo 25 mesi di prigionia.

 

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