Gravina crede fortemente nella ripartenza anche di Serie B e Serie C, non vuole ancora discutere dei piani nel caso di interruzione definitiva: cosa la Reggina dovrebbe aspettarsi dal Consiglio Federale
Ieri per l’Italia è stato il giorno delle ripartenze. Le attività produttive hanno acceso il motore, lentamente riprendono a lavorare. Ancora fermo invece il mondo del calcio con solamente le squadre di Serie A che sono tornate ad allenarsi nei propri centri sportivi, ma con tutte le limitazioni e nel rispetto delle norme di sicurezza. Intorno all’argomento di ripresa dei campionati aleggia ancora un grosso velo di incertezza: il 20 maggio avrebbe potuto tenersi il Consiglio Federale della svolta. In un senso o nell’altro. Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport però “la storia della ripartenza del calcio dopo la tempesta del Coronavirus non è in dirittura d’arrivo”. È dunque altamente probabile che domani Gabriele Gravina non affronti il tema dei piani B (playoff e playout) e C (criteri per le decisioni da prendere in caso di sospensione definitiva). Mentre la massima serie infatti si prepara al ritorno in campo nella seconda metà di giugno (forse giorno 20), il presidente federale vuole ancora tenere il punto sugli altri campionati professionistici e aspettare qualche settimana in più, nonostante la richiesta della Lega Pro di dichiarare chiusa la stagione di Serie C e di ufficializzare la promozione in Serie B di Monza, Vicenza, Reggina e del Carpi (selezionata secondo il criterio del merito sportivo). La sensazione è che saranno messe in stand by tutte le proposte votate nel corso dell’Assemblea dei club, quindi anche blocco retrocessioni e blocco ripescaggi.
L’ipotesi ha preso sempre più piede negli ultimi giorni, anche il d.s. Massimo Taibi ha iniziato a predicare calma perché a suo parere “difficilmente il Consiglio Federale del 20 maggio avrebbe preso qualche decisione sulla Serie C”. Le parole del direttore sportivo amaranto trovano conferma nelle dichiarazioni di Salvatore Caiata, presidente del Potenza: “la possibilità che i playoff si giochino sta diventando sempre più concreta e ci si deve trovare pronti. Aspettiamo il Consiglio Federale di mercoledì, il presidente Gravina ha espresso la volontà di giocare e noi come Lega Pro abbiamo deliberato una serie di indirizzi che pare non trovino riscontro. Vedremo cosa ratificherà il Consiglio Federale, qualsiasi parola è superflua”. Una soluzione infatti potrebbe essere quella di giocare soltanto i playoff per decidere la quarta squadra da promuovere insieme alle tre capolista dei gironi. Fare previsioni è molto complicato, sarà domani la Figc a spiegare ciò che accadrà nelle prossime settimane.
Una via di mezzo la posizione della Serie B che con il suo presidente di Lega, Mauro Balata, è tornata a chiedere “a chi guida il movimento di mettere mano a quelle riforme necessarie per tenere in sicurezza il sistema e per questo non più rimandabili”. Balata promette la disponibilità della Lega B “a intraprendere questo profondo percorso di rinnovamento” e “auspica un’iniziativa forte della Federazione”. E applaude anche alla decisione della Lega Nazionale Dilettanti e del suo presidente Cosimo Sibilia per essersi attivato da subito in questa direzione. A differenza dell’orientamento sui campionati professionistici, il Consiglio Federale di domani dovrebbe invece procedere allo stop definitivo dei tornei dilettantistici.