Coronavirus in Calabria, Santelli: “sono orgogliosa del popolo calabrese”

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Coronavirus in Calabria, Santelli: “sono orgogliosa del popolo calabrese,  che ha rispettato le regole e ha rotto lo stereotipo di individualismo”

“Sono orgogliosa del popolo calabrese, che ha rispettato le regole e ha rotto lo stereotipo di individualismo”. E’ quanto ha affermato il presidente della Regione, Jole Santelli, intervenendo al Santuario di Paola alla cerimonia di conclusione dei festeggiamenti in onore di San Francesco di Paola. Santelli ha ricordato che “dopo essere stata eletta presidente della Regione ho detto che la prima cosa che avrei fatto, e ho fatto, è rivolgere una preghiera a San Francesco perchè mi guidi in un’esperienza che comporta una responsabilità enorme. Una responsabilità che – sottolinea- senza l’auto di tutti, senza l’aiuto divino e senza l’aiuto del più calabrese dei calabresi, San Francesco di Paola, è difficile svolgere”.

Coronavirus in Calabria, Santelli: “non siamo immuni da errori, li commettiamo tutti, ma l’importante è che qualsiasi scelta sia effettuata in buona fede e pensando al bene dei calabresi”

“E’ un momento difficile, da cui usciremo, un momento di enorme difficoltà in cui ciascuno di noi che sta assumendo delle scelte è consapevole della responsabilità che queste scelte comportano. Non siamo immuni da errori, li commettiamo tutti, ma l’importante è che qualsiasi scelta sia effettuata in buona fede e pensando al bene della Calabria e dei calabresi. E’ stata una situazione un pò claustrofobica, non è il massimo parlare di Covid-19 14 ore al giorno. Però devo dire che ho anche scoperto tante belle persone“, afferma Jole Santelli. “Come rappresentante, in questo momento, dei calabresi, sono orgogliosa di questo popolo dignitoso, che ha alzato la schiena, non si è lamentato, ha rispettato le regole e ha rotto lo stereotipo di individualismo. In un momento di difficoltà i calabresi sono stati soprattutto comunità, e di questa comunità – aggiunge- voglio ringraziare in primo luogo chi è stato in prima fila, i medici, gli operatori sanitari, tutti coloro che hanno affrontato un lavoro e un dovere che andava oltre, le forze dell’ordine, i sindaci che spesso hanno lavorato soli. E spesso soli abbiamo dovuto fare tutti e di tutto, aiutandoci con la solidarietà: e credo che questo spirito di comunità nell’affrontare le difficoltà ci salverà”. “Il momento più complesso non è alle spalle, anzi inizia ora perchè dobbiamo abituarci a vivere in una nuova realtà e contro un nemico invisibile, ma non possiamo restare chiusi nella grotta, dobbiamo affrontarlo consapevoli del pericolo e di dover prendere delle precauzioni. Ma poco a poco – ha evidenziato il presidente della Regione – dobbiamo ritornare alla vita e al lavoro, e oggi sono orgogliosa di questi calabresi che, in tanti, mi chiedono non assistenza ma di tornare al lavoro, perchè il lavoro è dignità”. “San Francesco di Paola rappresenta l’identità del popolo calabrese a nome dei calabresi chiediamo a San Francesco di essere il nostro faro in una notte difficile”, conclude.

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