Coronavirus, deputato grillino scatena il caos per un audio bufala su Whatsapp: adesso rischia una denuncia penale
Ha ricevuto per inoltro da un gruppo di amici degli amici uno dei tanti audio-bufala che circolano su Whatsapp alimentando il panico da pandemia: nell’audio un sedicente operatore del 118, ovviamente anonimo, denunciava un grande complotto della Regione Calabria per non processare i tamponi e falsare i dati. E allora il deputato calabrese del Movimento 5 Stelle Francesco Sapia, al Governo da due anni ma sconosciuto fino ad oggi, ha divulgato una nota pubblica denunciando il grande scandalo, un “fatto gravissimo, che metterebbe a rischio la popolazione residente in Calabria e dovrebbe obbligare a rivedere le misure di contenimento adottate“. Del tipo, barrichiamoci tutti in casa di nuovo per un audio fake di whatsapp.
E la Regione ha risposto, dopo poche ore, con un comunicato ufficiale del Dipartimento “Tutela della salute”: “abbiamo già provveduto ad informare le competenti autorità giudiziarie al fine di valutare l’esistenza di eventuali ipotesi di reato, anche rispetto al procurato allarme“.
La Regione, infatti, ha allestito laboratori mobili in autostrada, nelle stazioni e all’Aeroporto di Lamezia Terme testando migliaia di fuori sede rientrati dal Nord: fino al momento (dato aggiornato a ieri mattina) sono stati processati ben 2.133 tamponi di persone rientrate, e di questi soltanto 2 sono risultati positivi. In base ai dati ufficiali pubblicati dalla protezione civile, la Calabria è la Regione con le migliori performance per il numero di tamponi realizzati e l’efficacia del contenimento della pandemia: in Calabria, infatti, sono stati sottoposte a tampone 40 persone per ogni positivo, mentre in Puglia e in Toscana sono appena 13, in Campania 12, in Trentino Alto Adige 8, in Emilia Romagna e in Piemonte 5, in Lombardia addirittura 3,5. E la media italiana è di 7,7 persone sottoposte a test per ogni positivo.
Se la Calabria non ha visto il dilagare della pandemia, è proprio grazie al lavoro di tutte le autorità sanitarie locali, coordinate della Regione con l’impegno dei Prefetti e delle ASP. Mentre qualche idiota continua a giocare con le fake news su whatsapp a cui credono solo gli allocchi. E qualche parlamentare a cinque stelle.