Coronavirus, sono passati 14 giorni dalle prime aperture di bar, ristoranti e pizzerie che grazie all’ordinanza della Regione dal 1° Maggio consentiva le riaperture con servizio ai clienti nei tavolini all’aperto. Nei Comuni che hanno consentito la messa in atto dell’ordinanza, non s’è verificato alcun nuovo caso di positività al Covid-19
Neanche uno. Nei Comuni che dal 1° Maggio hanno consentito ai locali di servire i proprio clienti nei tavoli all’aperto non si è verificato neanche un nuovo caso di positività al Coronavirus: sono passati 14 giorni, quei 14 giorni che tutti gli psicofobici della pandemia aspettavano con ansia per poter certificare una “nuova esplosione del contagio“. “Ci vediamo tra 14 giorni, siete tutti pazzi, moriremo in massa“: starnazzavano convinti quando osservavano le foto che pubblichiamo a corredo dell’articolo, scattate in quei giorni a Cosenza.
Era Venerdì 1 Maggio e nei Comuni calabresi che decidevano di recepire l’ordinanza della Regione Calabria del 30 Aprile, la “Fase 2” iniziava in anticipo e da quel giorno aprivano i primi bar, ristoranti, pub e pizzerie che iniziavano a servire clienti nei tavoli all’aperto. E’ successo a Cosenza, Rende, Tropea e altri centri minori della Regione, con migliaia di attività che hanno riaperto con la commozione dei titolari e l’entusiasmo dei lavoratori.
Il dato testimonia quanto sia basso il rischio di contagio all’aria aperta, così nelle strade come nei tavoli dei locali, e quanto invece rimanga – anche in zone a bassa incidenza della malattia – rischioso frequentare luoghi chiusi, quindi qualunque ufficio, i negozi come supermercati e farmacie che ovviamente non hanno mai chiuso dall’inizio della pandemia e in cui tutti hanno continuato a recarsi per fare la spesa senza alcun tipo di scandalo.
E siamo al 15 Maggio, sta iniziando un altro weekend dal clima eccezionalmente primaverile ma resta incomprensibilmente proibito sedersi su un tavolino a mangiare una granita o un gelato in piena sicurezza e con tutte le cautele del caso mentre tutti possono giustamente uscire, correre, passeggiare, prendere il cornetto, il gelato, una piadina o un arancino e mangiarlo in strada o su una panchina.