La salute degli italiani, secondo l’ONU, doveva essere preservata in altri modi, e non togliendoci la libertà
L’ONU lancia l’allarme sulla situazione in Italia: il lock-down così rigido ritenuto indispensabile dal governo per combattere il Coronavirus, risulta essere una misura eccessiva che lede alcuni dei fondamentali diritti dell’uomo. L’ambasciatrice per i diritti umani dell’ONU, Alicia Erazo, ha scritto su Twitter: “SOS Signor Presidente Trump: gravi violazioni dei diritti umani per il popolo italiano con la scusa del coronavirus da parte del governo. Alicia Erazo, Alto Commissario internazionale per i diritti umani del CIDHU, per l’Europa, l’Asia e l’Oceania”.
E’ da settimane, effettivamente, che in Italia numerosi esperti si erano detti contrari agli eccessivi divieti e allo zelo di chi, dovendo far rispettare la legge, impediva ai cittadini di compiere anche azioni elementari, che in molti casi non andavano a ledere i diritti e la sicurezza di nessuno, come ad esempio stare in spiaggia da soli, senza nessun altro nei paraggi. I decreti governativi, per buona parte, sono incostituzionali e le limitazioni imposte non sono giustificabili, secondo gli esperti, con il contenimento dei contagi. Diverse norme, infatti, andavano contro proprio a quella stessa Costituzione che è alla base dei nostri diritti fondamentali. La nostra salute, secondo l’ambasciatrice dell’ONU, doveva essere preservata in altri modi, e non togliendoci la libertà.
Il tweet, a ben vedere, risulta alquanto strano, più che altro perché Erazo avrebbe potuto rivolgere il proprio appello ad altre figure importanti, come ad esempio il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon.