Coronavirus, il virologo americano Robert Gallo: “l’infettività del virus sembra essere legata alla temperatura”

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Coronavirus: da tre mesi l’esperto lavora a un piano b sul Covid e sta conducendo studi per usare il vaccino della poliomelite contro il virus

“Il vaccino contro la poliomelite è sicuro, è stato somministrato a miliardi di persone, senza complicazioni e produce una forte immunità innata nel paziente, quindi attraverso una risposta del sistema immunitario rapida ma non specifica. Credo anche però, che esso non possa funzionate molto a lungo“, è quanto afferma, in un’intervista ad Avvenire, il virologo americano Robert Gallo. Da tre mesi l’esperto lavora a un piano b sul Covid e sta conducendo studi per usare il vaccino della poliomelite contro il coronavirus. “Tuttavia, malgrado quest’immunità non duri probabilmente più di alcuni mesi, questo vaccino potrebbe essere usato più volte, magari abbassando la curva dei contagi e dandoci un anno o più per trovare una vaccino specifico contro il Covid – 19“. Sul fatto che il virus sia più aggressivo nelle aree temperate e non le continente africano o nel sud est asiatico spiega: “L’infettività sembra essere legata alla temperatura come dimostrano gli studi di Mo Sajadi e in modo più dettagliato quello più recente di Davide Zella e Francesca Benedetti, che lavorano presso il nostro studio e vengono dal Nord Italia“. Il virologo parla anche degli errori fatti dal mondo nella lotta al virus: “E’ stata presentata un’attenzione inadeguata alla virologia e in particolare al Global Virus Network, sono stati utilizzati animali selvatici anche in aree densamente popolate ed è stata dedicata un’insufficiente attenzione all’ambiente“.

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