Fase 2, l’entusiasmo di Santelli che apre al turismo: “superiamo la paura, la Calabria è aperta”

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Calabria, Jole Santelli guarda al futuro con coraggio: i dati relativi al contagio da Coronavirus in Calabria fanno ben sperare per la stagione estiva

“I numeri sono stati veramente ridotti, anche nei ritorni, e questo ci consente di dire: superiamo la paura, la Calabria è aperta”. Lo afferma il Presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, nel corso di un incontro nella sede della Giunta con i sindaci dei 14 Comuni premiati con la Bandiera Blu di Legambiente. Ad oltre tre settimane dall’inizio della Fase 2 del Coronavirus, in cui è stato permesso il rientro dei fuori sede, la governatrice tira un sospiro di sollievo perché questa volta i contagi di ritorno non sono stati un problema. “Dobbiamo cercare di utilizzare quest’estate – ha rilevato Santelli – nel senso positivo del termine. Noi abbiamo fatto davvero tanti sacrifici, tutti insieme, noi Calabria e noi calabresi abbiamo fatto sforzi enormi per mantenere integra la nostra regione. Dopo il decreto del governo che prevedeva il ritorno nelle proprie residenze, abitazioni e domicilio ho fatto un’ordinanza che li limitava solo alle residenze. Noi, solo noi, solo la Calabria ha fatto per 7 giorni a tappeto i controlli negli aeroporti, nelle stazioni ferroviarie, sulle strade, al Nord, al centro e al Sud, abbiamo controllato le vie di accesso con il 118 e le forze di polizia, che ringrazio sentitamente. In questi giorni abbiamo fatto circa 6mila tamponi, soltanto per i ritorni. Con felicità dico che i numeri sono stati veramente ridotti, anche nei ritorni, e questo ci consente di dire: superiamo la paura, la Calabria è aperta. La Calabria è aperta a chi vuole approfittare di questo momento particolare per scoprire una regione in cui chiunque scelga di venire ritorna, ha voglia di restare”.

Infine Santelli chiude con un bel messaggio rivolto ai cittadini calabresi: “dobbiamo farci conoscere di più, essere più attivi nella promozione dei nostri territori, perché in parte siamo un po’ gelosi e invece dobbiamo aprire. Ieri mi hanno detto che la Calabria sembra chiedere un posto al sole, ma la Calabria un posto al sole ce l’ha in quanto gliel’ha regalato Dio e la natura. Chiediamo un posto al sole nella scala nazionale e poi, perché no, europea e internazionale, perché – ha concluso il presidente della Regione – abbiamo tutti i numeri per farlo”.

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