Fase 2, parrucchieri e gli estetisti di Reggio Calabria a Palazzo Alvaro

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I rappresentanti di categoria incontrano il sindaco metropolitano di Reggio Calabria: l’obiettivo, condiviso anche da Falcomatà, è di far riaprire i saloni prima della data prestabilita dal Dpcm

Questa mattina, presso gli uffici di Palazzo Alvaro, il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà ha incontrato i rappresentanti delle Federazioni delle categorie di barbieri, parrucchieri ed estetisti, alcune fra le professioni più provate dall’emergenza sanitaria in atto.

“Francamente – ha commentato il sindaco a margine della riunione – appare del tutto inconcepibile che, fra tutte le attività pronte a riaprire, non si parli affatto di un settore che, già prima della pandemia, era obbligato a dotarsi di strumentazioni utili a mantenere sicurezza, igiene e pulizia dei locali e che, quindi, è probabilmente più attrezzato di altri per rialzare le saracinesche. In queste ore, quindi, stiamo spingendo affinché il Governo si interessi attivamente della questione”.

“Nel confronto con i rappresentati di barbieri, parrucchieri ed estetisti – ha aggiunto Falcomatà – si è approfondita anche la questione che, proprio a causa del perdurare della loro chiusura, vede prendere pericolosamente piede l’esercizio abusivo della professione. Raccogliendo queste e numerose altre istanze e preoccupazioni, ho spiegato agli artigiani le azioni messe in campo dall’Amministrazione che, di concerto con la Camera di Commercio, sta predisponendo tutti gli atti necessari per ripartire al meglio e sgravare di alcuni costi le imprese ed i commercianti che rappresentano il cuore pulsante dell’economia cittadina”.
“Naturalmente – ha concluso il sindaco – ogni decisione dovrà passare da Palazzo Chigi e, pure per questo, come Associazione nazionale dei Comuni stiamo incalzando l’esecutivo affinché si trovi il modo, se le condizioni, le circostanze e i pareri della comunità scientifica lo consentiranno, di far riaprire i saloni prima della data prestabilita dal Dpcm”.

Imbalzano (FI) propone una cabina di regia per aiutare commercianti, artigiani e la piccola industria

Riteniamo preliminarmente quanto mai legittima la protesta dei titolari di attività di Tattoo, parrucchieri e estetisti, nel voler anticipare, con tutte le cautele di carattere sanitario a salvaguardia di clienti e lavoratori, la data di apertura dei loro locali e, sotto questo profilo, condividiamo l’interrogazione parlamentare presentata dall’on. Francesco Cannizzaro. Una battaglia sacrosanta questa, che, a nostro giudizio, deve essere inserita nel contesto piu’ ampio delle iniziative che tutte le Istituzioni, a partire dal Comune, devono mettere in cantiere per sostenere comparti che rappresentavano la spina dorsale dell’economia cittadina per agevolare la loro ripresa, oggi più che mai a rischio estinzione”.
E’ quanto afferma Pasquale Imbalzano, Consigliere Comunale di Forza Italia.
In un quadro di generale confusione quanto ad azioni ipotizzate, estemporanee e spesso disancorate totalmente dalle vere esigenze dei nostri imprenditori, chiediamo al Sindaco, in momento in cui deve prevalere l’interesse comune dei reggini, la costituzione di una cabina, tecnico-politica, con la presenza delle Associazioni dei Commercianti, degli Artigiani, di Camera di Commercio e di tutti i gruppi presenti in Consiglio Comunale, sia per coordinare la mole di interventi annunciati a tutti i livelli e soprattutto per individuare scelte e priorità correnti con le reali esigenze dei vari settori produttivi”, continua Pasquale Imbalzano.
“Sotto questo profilo ci chiediamo come non si parli ancora di un provvedimento del Comune , che vogliamo qui proporre, che riteniamo di enorme importanza: ci riferiamo alla concessione di un bonus per consentire di far fronte alle sostanziose spese quotidiane necessarie per sanificare gli ambienti di lavoro e per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale: non solo guanti, mascherine idonee, detergenti e disinfettanti, ma anche pannelli protettivi indispensabili per lavoratori stessi e clienti. Aiuti naturalmente non duplicabili con altre eventuali analoghe provvidenze, peraltro limitate a soli 50 milioni di euro per tutto il Paese, previste dal decreto “Cura Italia” del 17 marzo e la cui gestione, mediante bando con scadenza 18 maggio, è stata affidata a Invitalia”. Poiché abbiamo letto dell’intenzione dell’Amministrazione di operare scelte in totale solitudine in ordine ai settori da sostenere con risorse di diversa origine , oggi consideriamo più che mai necessario un generale coinvolgimento di tutti i soggetti istituzionali interessati, per non rischiare di vanificare gli obiettivi di ripresa che tra risorse nazionali, regionali e per le città metropolitane, è esiziale ed urgente raggiungere”, conclude Pasquale Imbalzano.

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