Gazzetta dello Sport: “Serie C campionato aperto, Gravina non molla. Novità sul Consiglio Federale”

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Serie C e le novità sul Consiglio Federale: la Gazzetta dello Sport spiega che il presidente Gravina vuole prendere una linea unica per i campionati professionistici

“Il campionato di Serie C non è finito. Ed è probabile che il prossimo Consiglio Federale non prenderà la decisione sollecitata dalla Lega Pro nell’assemblea di giovedì scorso”. Scrive così l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport in merito alla situazione in Serie C. L’Assemblea dei club si è dimostrata unita nella decisione di sospendere la stagione e di emanare dei verdetti solamente per il discorso promozione, ma la scelta di premiare il Carpi per ‘merito sportivo’ insieme alle capolista Monza, Vicenza e Reggina ha scatenato non poche polemiche. E’ per questo motivo che “Gabriele Gravina non vuole mollare, ha scelto una linea che riguarda tutti i campionati professionistici: accertare l’esistenza della possibilità di andare avanti, non staccare la spina, andare fino in fondo. Probabile dunque che martedì (o mercoledì) prossimo si intervenga solo sui campionati dilettantistici, che saranno fermati definitivamente. Per il resto, la Figc non aderirà almeno per il momento alla richiesta della Lega Pro”.

Le maggiori pressioni sono arrivate dal Bari e dalla Reggiana. I biancorossi, nella figura del presidente Luigi De Laurentiis, hanno ribadito la propria posizione: “sia il campo a decidere, non vogliamo favori ma così è inaccettabile”. Anche gli emiliani, rappresentati dal ds Doriano Tosi, sono dello stesso parere: “è stata un’assemblea non democratica, l’unico merito sportivo esce dal campo. Pensiamo di poter vincere il campionato, giochiamo almeno i playoff. Ci sono almeno 12 squadre pronte, oltre a noi, a mettersi in regola. Novara, Pontedera, Carrarese, Padova, Bari, Monopoli, Ternana sono pronte a completare i campionati, anche con playoff ridotti”.

Sulla ripresa dei campionati italiani si espresso anche il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, che ha affermato: “lo auspichiamo, ma se accadrà è solo perché si potrà riprendere in sicurezza e sono state adempiute le necessarie misure, non per fretta o cedendo a spinte strumentali. Anche in Germania si è analizzata la curva dei contagi prima di prendere una decisione. Tutta la squadra in quarantena se un calciatore è positivo? In un supermercato è possibile mantenere il distanziamento. Nel calcio, per sua natura, è impossibile. E noi vogliamo evitare di trovarci in questa situazione. É chiaro che dietro alla ripresa ci sono legittime motivazioni economiche, il tema dei diritti tv e squadre indebitate”. Per la Lega Pro il problema è soprattutto strutturale, quindi il ritorno in campo resta ancora molto improbabile. Si aspetta il Consiglio Federale per capire se si opterà sulla sospensione definitiva, sulla ripresa completa, oppure se ricorrere ad un playoff ridotto.

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