E’ arrivato il verdetto, il calcio riparte a distanza di tre mesi: ecco le decisioni dopo l’incontro tra Spadafora e la Figc
Il verdetto tanto atteso è arrivato, la Serie A riparte. Lo ha deciso il ministro Spadafora al termine della riunione con i vertici della Figc: In questi istanti il Ministro per lo Sport ha raggiunto con il Premier Giuseppe Conte la decisione di fissare il via per il 20 giugno. Ma la decisione è stata presa. “Adesso ci sono le condizioni per ripartire. Non ho mai voluto frapporre ostacoli”, spiega Spadafora. Nel pomeriggio era già arrivato il via libera del Comitato Tecnico-Scientifico al protocollo per la ripartenza elaborato dalla Federcalcio. Il problema principale oggi è uno: la quarantena obbligatoria per tutta la squadra al primo caso di positività. Il Governo infatti non ha fatto sconti sul protocollo messo a punto dagli esperti, in caso di positività di un calciatore o di un membro dello staff tutta la squadra dovrà rispettare il periodo di quarantena per due settimane.
La Serie B torna in campo il 20 giugno, va verso la ripartenza anche la Serie C, ma con play-off e play-out. La Lega Pro ora dovrà passare dal Consiglio Federale della FIGC che il 4 giugno deciderà il nuovo format stagionale, elencando le squadre che parteciperanno agli spareggi promozione e retrocessione. La proposta che sarà portata in Consiglio Federale sarà quella emersa due giorni fa dal Direttivo della Lega, cioè di far giocare solo play-off e play-out con la promozione in Serie B delle tre capolista. Grande attesa per la Reggina, sulla quale non ci si può ancora sbilanciare, ma rimangono in primo piano le parole del presidente Luca Gallo che infondono tranquillità.
Calcio, Serie A e Serie B ripartono il 20 giugno. Spadafora: “resta l’obbligo di quarantena in caso di soggetto positivo”
Vincenzo Spadafora ha annunciato che a conclusione del vertice in videoconferenza con tutte le componenti della Figc durato una quarantina di minuti, e dopo aver consultato il premier Giuseppe Conte per stabilire la data, ha indicato il giorno della ripartenza del campionato (il 20 appunto), ma si comincerà a fare sul serio anche prima con la Coppa Italia. “E’ giusto che il calcio riparta, cosi’ come tutto lo sport. La serie A riprende il 20 giugno, il mio auspicio e’ che nella settimana precedente si possa giocare la Coppa Italia” aveva detto Spadafora, con la Lega Serie A che a stretto giro ha ufficializzato la ripartenza proprio con la coppa nazionale. A spianare la strada l’ok del Cts al protocollo messo a punto dalla Figc, dove comunque resta “l’obbligo della quarantena di un soggetto positivo e quella conseguentemente precauzionale di tutto il resto del gruppo-squadra”. “Al momento – ha detto il ministro – la quarantena non si può allentare”, dando spazio alle speranze del calcio che tra due settimane con dati ancora piu’ confortanti qualcosa possa succedere.
In Serie A 12 giornate piene più quattro gare da recuperare del 25° turno. Con una corsa Scudetto che mai come in questa stagione aveva acceso il finale, con la Juventus capolista inseguita dalla Lazio in un testa a testa inedito. E certo la ripartenza sarà sempre condizionata dall’evolversi della pandemia. “Alla luce di tutti i discorsi fatti ho detto alla Figc che se ci trovassimo di fronte a una nuova emergenza e la curva dovesse cambiare, mi auguro ovviamente di no – le parole del ministro – è naturale che si sospende tutto. La Figc mi ha rassicurato che esiste un piano B, con playoff e playout, ma anche un piano C con la chiusura definitiva e la cristallizzazione della classifica”.
Figc, Gravina: “ripartenza calcio messaggio di speranza per il Paese”
“La ripartenza rappresenta un messaggio di speranza per tutto il Paese”, sono le parole del presidente della federcalcio, Gabriele Gravina, che ha ringraziato Spadafora. “Abbiamo lavorato pensando al futuro del calcio, grazie ministro: la Serie A deve tornare il campionato più bello” il messaggio del n.1 della Lega, Paolo Dal Pino. Che domani avrà riunita l’assemblea dei club proprio per ridefinire lo start del campionato (possibile con i recuperi). “Avevo dei dubbi per la salute di tutti, ora che si rigioca sarò in campo a caricare il Toro”. Il 20 riparte anche la Serie B. Un riavvio che deve fare i conti con il nuovo modo di vivere dettato dal Covid-19, in cui il distanziamento sociale resta nevralgico: per questo Spadafora è tornato a perorare la causa delle partite in tv con più ampio accesso. “Il mio auspicio è che ci sia un segnale da parte di Sky che possa andare incontro alla volontà di tutti gli italiani di vivere questa ripresa con passione e anche evitando assembramenti in luoghi pubblici per andare a vedere le partite” le parole del ministro. Torna dunque il calcio con lotta Scudetto e per non retrocedere. Un piccolo passo verso la normalità.