Coronavirus, il sindaco di Lampedusa: “Tra migranti e Covid isola in ginocchio. Come si fa a parlare di ripartenza?”

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Il grido d’allarme del sindaco Martello: “Isola in ginocchio, siamo costretti a lasciare i migranti sul molo Favaloro. Lampedusa non potrà ripartire con i siciliani. Il 90% dei turisti arriva solitamente dalle 4 regioni più colpite da Covid”

“Non avendo dove mettere altri migranti abbiamo chiesto di piazzare una nave di fronte al porto. Non sarebbe il caso che una volta al largo, visto che sul molo ci sono già dei migranti, vengano trasferiti direttamente sulla terraferma? Per mettere in sicurezza chi arriva e chi sta sull’isola. Non voglio creare allarmismi, ma se non è un’emergenza questa non so come definirla“. Parole del sindaco di Lampedusa, Salvatore Martello. Il sindaco dell’isola lancia un grido d’allarme ai microfoni di Skytg24. “Siamo costretti a lasciare i migranti sul molo Favaloro perché non abbiamo una struttura, lo Stato dovrebbe intervenire – sottolinea Martello -. L’isola e’ in ginocchio”. Ripartenza? “Lampedusa non potrà ripartire con i siciliani. Il 90% dei turisti arriva solitamente dalle 4 regioni più colpite da Covid, cioè Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Come si fa a dire che partiremo? Non c’è nessun provvedimento da parte della Regione e del Governo. – prosegue Martello – E non abbiamo nessuna risposta ai continui appelli lanciati al ministro dell’Economia per capire cosa accadrà nelle isole minori e a Lampedusa in particolare non appena si dirà che si può ripartire”.

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