Lo squadrismo delle mascherine

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Lo squadrismo delle mascherine e i soprusi di uno Stato tirannico: la vergogna della Regione Campania e del suo presidente Vincenzo De Luca

Pensavamo di aver toccato il fondo quando abbiamo assistito attoniti alle tristissime scene dei runner inseguiti dai droni sulle spiagge deserte, o quelle imbarazzanti immagini degli elicotteri che atterravano sulla battigia per allontanare un cittadino che stava prendendo il sole in solitaria: nei due mesi di lockdown gli italiani sono stati privati di ogni libertà personale in spregio alla Costituzione e anche al buon senso, che avrebbe consigliato di agire soltanto per evitare il contagio anzichè imporre un coprifuoco degno della peggior dittatura. Ne abbiamo viste di tutti i colori con la complicità della parte più fragile della popolazione, condizionata dal martellamento mediatico e ridotta in condizioni di psicofobia, al punto da degenerare in aggressioni a mamme che portavano sul Lungomare il figlio autistico o a pestaggi al vicino di casa che usciva per sgranchirsi le gambe intorno all’isolato.

Tutto questo è successo nel silenzio più assoluto di un popolo lobotomizzato dallo Stato, mentre tutti gli altri Paesi occidentali hanno affrontato la pandemia con regole molto più soft e dalla Germania agli USA la popolazione è scesa in piazza per protestare contro le (poche) libertà negate. Lì dove non hanno mai proibito di uscire di casa per una passeggiata o una corsetta.

La speranza di tutti i cittadini dotati di un minimo di intelletto, quelli cioè che hanno sopportato tutto questo a malincuore perchè considerano la libertà il pilastro fondante della nostra società, era che con la “Fase 2” quest’incubo potesse finire. E invece il fondo lo stiamo toccando in questi giorni con lo squadrismo delle mascherine, che in Campania sta provocando gravissimi episodi di intolleranza e violenza contro chi esce di casa senza quest’accessorio scientificamente controverso e dalla dubbia utilità.

E’ inutile sottolineare che questi soprusi degni di uno Stato tirannico si stanno verificando senza scandali di massa, senza Sardine, girotondi e mobilitazioni anti fasciste, perchè la Regione Campania è governata dallo sceriffo Vincenzo De Luca. Un uomo di Stato, Presidente della Regione, esponente di spicco del Partito Democratico che negli ultimi 9 anni è stato ininterrottamente al Governo al netto di una breve parentesi tra 2018 e 2019, che nelle scorse settimane ha parlato con disinvoltura dell’utilizzo del lanciafiamme contro la popolazione senza suscitare alcuna indignazione. E adesso sembra averci preso gusto: ha imposto l’obbligo delle mascherine nella sua Regione anche all’aperto con pesanti sanzioni per chi ne è sprovvisto. “Chi non indossa la mascherina è una bestia“, ha detto nei giorni scorsi. E ieri ha aggiunto: “Noi dobbiamo combattere gli imbecilli doppi. L’imbecille normale non porta la mascherina e poi c’è l’imbecille doppio, quello che la porta appesa al collo ed è imbecille due volte“.

Quello che è successo sul Lungomare di Salerno pochi giorni fa (qui i video) è la conferma che De Luca non scherzava. Ma come si può imporre l’utilizzo delle mascherine a tutti i cittadini se le mascherine sono introvabili e c’è tanta gente che non ha il denaro neanche per comprarsi un pezzo di pane? Come può un governatore di una Regione come la Campania, dove vivono 6 milioni di persone e c’è il più alto tasso di disagio sociale, povertà ed emarginazione, continuare a strumentalizzare la paura della gente per mera speculazione politica, anzichè sostenere il rilancio dell’economia nell’interesse dei suoi concittadini?

La “Fase 2” è stata la fine della pacchia per molti amministratori pubblici che avevano utilizzato l’emergenza per farsi belli agli occhi dei propri cittadini più ingenui: con il pugno duro in diretta facebook, hanno fatto gli sceriffi del “non uscire di casa” per raccogliere i consensi di qualche allocco, ma adesso che l’emergenza è finita si sono dati tutti una calmata. Rimane soltanto De Luca a “giocare” al dittatore della mascherina sulla pelle della gente. Ma questo squadrismo non è più accettabile: perchè la popolazione ha sopportato due mesi di soprusi e vessazioni soltanto per l’ombra dell’emergenza sanitaria. Che in Campania, come in tutto il Sud, in realtà non c’è mai stata. Adesso, però, che l’emergenza è finita, non ci sono più scuse o alibi tali da giustificare questi abusi.

La mascherina non deve e non può essere obbligatoria. Anche perchè all’aperto non è necessaria, come tutti i medici, gli esperti, gli scienziati e persino il capo della Protezione Civile Nazionale ribadiscono da settimane e mesi in ogni giornale e trasmissione televisiva. Anzi, può rivelarsi controproducente, soprattutto quando fa caldo. E’ uno strumento utile a proteggersi soltanto se si è esposti a un potenziale rischio di contagio, quindi nei luoghi chiusi e affollati. All’aria aperta e con i +30°C di questi giorni, persino le goccioline (droplet) che emettiamo quando parliamo, evaporano immediatamente. E’ sufficiente rispettare le distanze (ovviamente con gli sconosciuti, perchè qualsiasi convivente dello stesso nucleo familiare ovviamente può stare appiccicato anche all’aperto!) e lavarsi le mani. Con buon senso. Con serenità.

Perchè il Governo, anzichè annullare l’ordinanza della Regione Calabria che già da un mese aveva azzerato i casi e si era permessa di consentire l’apertura dei locali con i tavolini all’aperto, non si impegna per ripristinare le basilari libertà civili in Campania dove la dittatura di De Luca ha imposto lo squadrismo delle mascherine?

Cosa sarebbe accaduto se al posto di De Luca ci fosse stato un governatore di un qualunque partito dell’opposizione di Centro/Destra ad adottare questi stessi comportamenti, a mandare la Polizia a mettere le mani addosso a una signora perchè non aveva la mascherina sul Lungomare, a parlare di “lanciafiamme sulla popolazione“, di “bestie” e di “imbecilli“? Dai grandi editorialisti della stampa nazionale alle più moraliste trasmissioni TV, ci sarebbe stato un unanime coro d’indignazione a cui ci saremmo ovviamente tutti accodati con convinzione. Perchè, quindi, a De Luca è tutto consentito? Persino i comportamenti più beceri, palesemente illegali di fronte alla Costituzione?

Intanto il Governo ha deciso che dal 3 Giugno l’Italia riapre le frontiere con gli altri Paesi europei senza obbligo di quarantena per chi arriva. E allora ci chiediamo se ci stiano prendendo in giro. O se stiano ancora una volta sbagliando tutto per manifesta incapacità. Nei Paesi che hanno affrontato meglio la pandemia, quelli che dovremmo prendere come modello anzichè ribadire con presunzione che il modello è l’Italia facendo morire dalle risate il mondo intero, già da tempo hanno riaperto tutto internamente (altro che tavolini! Si va a scuola e negli stadi, nei cinema e in piscina!) ma sono molto ferrei con qualsiasi arrivo dall’estero. Controlli rigidissimi, 8 ore di attesa in Aeroporto, quarantena obbligatoria per tutti.

L’Italia, invece, continua a maltrattare la propria gente con il coprifuoco del lockdown e lo squadrismo delle mascherine, ma sembra fare di tutto per consentire alla pandemia di continuare a dilagare. Come già accaduto all’inizio: non dimentichiamoci che la gente è stata costretta a tutti questi sacrifici solo ed esclusivamente per gli enormi sbagli del Governo che ha sottovalutato l’emergenza, ritardato le chiusure dei focolai al Nord e consentito al virus di spostarsi in tutto il Paese. Adesso l’errore si ripete. “Liberi tutti” dall’estero senza quarantena, ma se esci di casa senza mascherina ti portiamo in Questura. E’ lo squadrismo del premier Conte, del suo Governo e del Presidente campano De Luca, che se ne assumono ogni responsabilità di fronte agli italiani.

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