Messina, arriva il documento per ripartire in vista dell’estate: ecco le idee per la ripresa

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Messina: le proposte lanciate da Cambiamo Messina dal Basso per ripartire in vista dell’estate

“Ancora per molti mesi i nostri comportamenti dovranno fare i conti con le misure di sicurezza imposte dalla pandemia. Tuttavia la riduzione progressiva delle limitazioni e l’approssimarsi dell’estate, con le sue condizioni climatiche favorevoli, ci consentono di essere ottimisti: possiamo ripensare la città in modo più umano e sostenibile, ridefinire l’uso degli spazi pubblici, convertire le difficoltà in opportunità e trarre spunto dalla situazione presente per azzardare soluzioni nuove anche a problemi antichi”. Lo afferma in una nota Cambiamo Messina dal Basso.

“Milano, Udine, Genova e tante città italiane hanno già previsto soluzioni che vanno in questa direzione: non sarebbe ragionevole prevederle anche a Messina? La nostra città, che gode di una stagione estiva prolungata almeno fino alla fine di ottobre, potrebbe sostenere per molti mesi la ripresa della socializzazione e delle attività produttive. I comuni non hanno la bacchetta magica, ma possono mettere in campo azioni immediate, che i criteri di spesa pubblica legati al contesto emergenziale rendono più facilmente attuabili.

Queste sono le nostre proposte, che auspichiamo possano diventare oggetto di confronto nel forum permanente di partecipazione che è stato già richiesto da altri soggetti:

MOBILITA’ 

“Fare circolare meno e non meglio le auto in città”

La paura del contagio e i disagi legati al contingentamento dei posti spingeranno molti messinesi a scegliere per i loro spostamenti il mezzo privato: ma poiché anche sulle auto il numero dei passeggeri è contingentato (mediamente 2 persone), si profila un impatto devastante sul traffico urbano.

Occorrerà perciò:

  • favorire l’uso della bicicletta con: 1) bike-sharing gestito da ATM con stazioni presso i capolinea; 2) pop up, ovvero “infrastrutture leggere ed economiche, ottenute delimitando provvisoriamente parte della carreggiata esistente con semplice attrezzatura da cantiere e vernice”; 3) incremento delle rastrelliere per bici soprattutto nei pressi di negozi, mercati, locali pubblici, luoghi di aggregazione in genere; 4) “consentire che possano circolare a doppio senso anche in alcune strade a senso unico per le automobili”
  • introdurre il servizio bus “a chiamata” (smart bus) per garantire il collegamento dei villaggi con la dorsale cittadina senza il rischio di effettuare corse a vuoto;
  • incrementare le corse serali e notturne del trasporto pubblico, garantendo il funzionamento del tram fino a notte;
  • incentivare l’utilizzo della metroferrovia, eventualmente con onere del biglietto a carico del Comune o della Regione (l’uso più intensivo della metroferrovia permetterebbe anche di abbreviare i percorsi degli autobus, liberando mezzi e incrementando la loro frequenza);
  • prevedere nuove isole pedonali in centro in periferia e pedonalizzazioni anche per fasce orarie.

Le misure riguardanti il piano della ciclabilità, le nuove pedonalizzazioni e la metroferrovia, da adottarsi in questa emergenza, dovrebbero in seguito essere stabilizzate, rispettivamente con l’inserimento nel PGTU e con l’agognato accordo Atm-Regione per un biglietto integrato.

CULTURA 

Il sostegno al mondo della cultura, tra i più colpiti dall’emergenza Covid-19, avrebbe ricadute positive non solo per gli operatori del settore, ma anche per la comunità cittadina, provata da un periodo di profonda incertezza e preoccupazione. In aggiunta agli appelli lanciati in queste settimane da operatori del settore e a tutto quello che si potrà fare nel corso delle prossime settimane/mesi, chiediamo al Comune di mettere in campo due azioni semplici ma immediate e di chiaro impatto:

  • favorire spettacoli, eventi musicali e cinematografici all’aperto, nel rispetto delle prescrizioni anti-assembramento, mediante: 1) la concessione gratuita di piazze e spazi cittadini sull’intero territorio comunale e, in particolare, di quelli istituzionalmente destinati a queste attività (ad esempio Giardino Corallo, Arena Cicciò, Arena Villa Dante); 2) l’emanazione di un apposito bando finalizzato all’erogazione di contributi (a copertura costi organizzativi, SIAE, compenso artisti);
  • favorire, attraverso apposita interlocuzione istituzionale, l’apertura degli spazi museali cittadini (MuMe, Galleria Lucio Barbera, GAMM, ecc.) oltre i consueti orari e a prezzo ridotto/ingresso gratuito, in modo da favorire la fruizione in sicurezza e senza assembramenti;
  • utilizzare a queste finalità le risorse economiche destinate alla cultura e non impiegate a causa della situazione di crisi.

ATTIVITÀ COMMERCIALI E DI RISTORAZIONE 

  • prevedere sia in centro che in periferia l’istituzione di nuovi spazi pedonali (anche in fasce orarie limitate) o l’ampliamento di quelli esistenti;
  • estendere le concessioni di suolo necessarie al rispetto del distanziamento, senza richiedere oneri aggiuntivi;
  • favorire la vendita all’esterno dei negozi mediante concessione gratuita del suolo antistante;
  • consentire apertura serale facendo slittare l’orario di apertura per non alterare l’orario di lavoro;
  • non prevedere ulteriori costose misure (bagni chimici, ristrutturazioni, paratie in plexiglass), se non deliberate a livello regionale o nazionale;
  • prevedere che sia a carico del Comune il pagamento dei diritti Siae per eventuali attività di intrattenimento.

ATTIVITA’ PER BAMBINI/E

 

  • aumentare gli spazi pubblici utilizzabili per il gioco e l’attività fisica, prevedendo pedonalizzazioni temporanee nei quartieri con minor offerta di verde;
  • tenere aperti ville e giardini fino a tarda sera;
  • prevedere all’interno delle ville e degli spazi pedonalizzati l’organizzazione di attività di animazione da parte di associazioni culturali e/o di volontariato, con eventuali oneri a carico del comune;
  • riproporre l’esperienza del Bibliobus.

Molte delle proposte elencate vanno nel senso di un “decentramento” che favorisce forme di vita sociale diffusa e non assembrata. Valorizzare in ogni quartiere/rione gli spazi, le vie, i negozi di prossimità per quanto sia possibile, è la sfida che devono raccogliere le città e che dovrebbe rimanere come un tratto distintivo per la Messina del futuro”.

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