Milazzo partecipa al concorso del Fai “I luoghi del cuore” con il mosaico ellenistico di San Francesco

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Il mosaico fu rinvenuto nel 1934, durante i lavori per la realizzazione della palestra annessa alla “Regia Scuola Secondaria di Avviamento al Lavoro”. La prima notizia della scoperta si deve a Saverio Magistri, all’epoca Ispettore Onorario per le Antichità e Belle Arti del mandamento di Milazzo

Anche quest’anno Milazzo parteciperà alla decima edizione de “I Luoghi del Cuore” promossa dal Fondo Ambientale Italiano. A darne notizia è il consigliere comunale Antonio Foti che evidenzia che su iniziativa dell’architetto Domenico Mollura e di Francesco Pergolizzi è stato inserito nel concorso, il Mosaico Ellenistico di San Francesco.
Un’occasione di coinvolgimento delle associazioni culturali e di tutti i cittadini affinché anche Milazzo possa concorrere valorizzando e promuovendo i propri beni culturali e artistici – sottolinea –. Per votare è possibile accedere al sito del FAI – I Luoghi del Cuore. È possibile votare fino al 15 dicembre. Siamo certi che la cittadinanza tutta e il comprensorio possano abbracciare questa iniziativa”.
Il mosaico fu rinvenuto nel 1934, durante i lavori per la realizzazione della palestra annessa alla “Regia Scuola Secondaria di Avviamento al Lavoro”, in una delle sale del piano terra del Convento dei Frati Minimi, adiacente al Santuario e oggi, in parte, sede della Caserma dei Carabinieri. In base alla tecnica di esecuzione, il mosaico è stato datato ad età ellenistico-romana (II secolo a.C.). La prima notizia della scoperta si deve a Saverio Magistri, all’epoca Ispettore Onorario per le Antichità e Belle Arti del mandamento di Milazzo, la prima presentazione scientifica, invece, a Paolo Enrico Arias. Molto dibattuta resta l’interpretazione del soggetto, che alcuni leggono come figura femminile nuda che regge uno specchio ovale (Magistri; Arias), altri come ermafrodita che regge un volatile dalle piume variopinte. A seguito di un intervento di pulitura, realizzato nel 2015 con fondi del Rotary Club di Milazzo, sembra possibile riconoscere una coppa nell’oggetto che la figura regge con le mani. Anche per la datazione vi sono proposte alternative: Arias parla di opus vermiculatum e data l’opera all’età degli Antonini; Dela Von Boeselager, nel suo fondamentale volume “Antike mosaiken in Sizilien”, edito nel 1983, data il pavimento al III secolo a.C. La figurina, contornata da un filo di piombo, presenta un incarnato grigio-marrone e labbra e capezzoli di colore rosso. Probabilmente il pavimento, in cocciopesto e tessere a schiera (opus signinum), era destinato ad ornare una sala da pranzo (triclinium). Tigano G., Coppolino P., “Milazzo. L’Antiquarium ed altre emergenze archeologiche nell’area urbana. Breve guida.”, Palermo, Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, 2016.
Per votare: https://fondoambiente.it/luoghi/il-mosaico-ellenistico-di-san-francesco?ldc

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