Il Piria di Rosarno prima scuola d’Italia ad adottare come testo di educazione civica il libro del giudice Di Bella

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Rosarno: il Piria, con in prima linea la Preside Russo, ha condiviso questo percorso complicato ma che ha consentito a tanti giovani di scegliere liberamente da che parte stare

Un’autobiografia, un romanzo, un giallo, un testo di diritto minorile: tutto questo e molto altro ancora nel volume di Roberto Di Bella che definisce il suo libro un racconto autobiografico, autentico, un diario di appunti per lasciare una traccia culturale ed emotiva sui 25 anni di lavoro in territorio reggino. Per il suo alto valore pedagogico ed educativo il Consiglio d’Istituto ed il Collegio dei docenti dell’Istituto Piria di Rosarno, aderendo al Progetto Nazionale MIUR, hanno deliberato all’unanimità di adottare in tutte le classi ,il libro del Giudice Di Bella come testo di educazione civica,disciplina divenuta obbligatoria a partire dal prossimo anno. L’iniziativa fortemente voluta dal Dirigente scolastico,prof.ssa Mariarosaria Russo che da trent’anni opera in aree a rischio e da tutte le componenti scolastiche,compresi gli oltre mille discenti, vuol offrire agli studenti a rischio, in un territorio difficile come quello di Rosarno, un’ opportunità di riscatto,la possibilità di intraprendere percorsi virtuosi di legalità e dunque poter essere “liberi di scegliere “ il proprio futuro. “La ‘ndrangheta si eredita purtroppo” dice il giudice Di Bella che dal 2012 ha dato la possibilità a molti ragazzi provenienti da famiglie mafiose, di fare un’altra scelta, tutelandoli e fornendo loro strumenti culturali per essere “liberi di scegliere”. Per il Giudice Di Bella la svolta è stata la sofferenza di tanti nuclei familiari. Ora il progetto ha l’appoggio di tante Istituzioni ed in primis del MIUR , accendendo un faro su un tema nevralgico, sottovalutato per anni dalla società civile, offrendo un progetto di vita a ragazzi e madri. Per aver avuto il coraggio di tendere la mano a tanti giovani desiderosi di libertà e a tante madri che sempre più trovano il coraggio del riscatto, è stato conferito dalla Preside Russo, lo scorso 6 Marzo, nella sede del Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria al Giudice Di Bella Il Premio Nazionale “Valarioti –Impastato” 2020. A rimarcare il suo impegno a fianco degli Istituti scolastici, la Preside Russo insieme alla Presidente dell’associazione Biesse, dott.ssa Bruna Siviglia impegnata in prima linea in numerose iniziative volte alla valorizzazione del bene comune e su temi della giustizia e dell’umanità. Vale la pena sottolineare che molti dei ragazzi di cui parla il giudice sono stati alunni del Piria, ha rimarcato la Russo, con i quali abbiamo condiviso il dramma umano, il buio e la luce, accompagnandoli nel loro percorso di crescita anche presso le case famiglia dove sono stati ospitati ed oggi divenuti cittadini veramente liberi. Il Piria, con in prima linea la Preside Russo, ha condiviso questo percorso complicato ma che ha consentito a tanti giovani di scegliere liberamente da che parte stare.

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