Reggio Calabria, Tortorella (Patto Civico): “preoccupata per le possibili conseguenze derivanti dall’ordinanza di Santelli”

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Reggio Calabria, Tortorella (Patto Civico): “destano viva preoccupazione le possibili conseguenze derivanti dall’adozione dell’ordinanza della Regione Calabria del 29 aprile scorso con cui la Presidente Santelli ha dato il “via libera” immediato ad attività commerciali e non”

“In questo tempo caratterizzato dalla pandemia, destano viva preoccupazione le possibili conseguenze derivanti dall’adozione dell’ordinanza della Regione Calabria del 29 aprile scorso con cui la Presidente Santelli ha dato il “via libera” immediato ad attività commerciali e non, escluse dal livello nazionale, a distanza di pochi giorni dal recente decreto con cui il Presidente del Consiglio dei Ministri dettava le nuove regole per far fronte alla cd “fase 2”. E’ quanto scrive in una nota Maria Laura Tortorella del Laboratorio politico Patto Civico. “Un atto politico –prosegue– orientato in antitesi al citato DPCM, che ha fortemente stupito, un provvedimento di chiara espressione politico-partitica, probabilmente “atto dovuto” nei confronti di alleati politici. In merito è già stata anticipata apposita diffida da parte del Governo centrale. Durante la fase cruciale del contagio il Presidente della Regione Calabria aveva ulteriormente chiuso le “frontiere” regionali, una restrizione non dovuta ma accettata in considerazione della gravità della situazione e del possibile rischio che avrebbe potuto colpire un territorio già duramente penalizzato da strutture sanitarie impreparate ad affrontare una possibile epidemia. Il contenimento del contagio ne è stata conseguenza evidente. Oggi, invece, la confusione e l’incertezza hanno preso il sopravvento. La gran parte dei cittadini chiede se può riabbracciare in sicurezza i propri anziani, tenuti a distanza per precauzione, così come gli stessi commercianti interessati dalla recente ordinanza si chiedono come riaprire garantendo le condizioni di sicurezza richieste e quali siano i sostegni offerti loro al riguardo. Alcuni hanno perfino rinunciato al possibile anticipo offerto pur di organizzarsi al meglio, anche in considerazione dell’approvvigionamento dei dispositivi di protezione che risulta ancora complesso. Da molte parti si sono sollevate voci in merito, da amministratori politici a giornalisti, da medici a commercianti. Fra i primi il prof. Vincenzo Bova, Coordinatore regionale di Politica Insieme che ne ha rilevato la scarsa prudenza. Non possiamo non condividerle”.

“Alla luce di quanto accaduto – aggiunge– chiediamo all’intera classe politica calabrese di riflettere e di reindirizzare il proprio agire politico, perché non è moralmente e civilmente accettabile fare competizione partitica guardando più ai sondaggi che alla salvaguardia della salute dei cittadini. Quei cittadini che, già duramente provati dagli accadimenti, stanno offrendo prova di serietà, compostezza e senso civico superiore ai loro rappresentanti politici. In tanti hanno detto che quanto accaduto non può assolutamente rappresentare una pausa acritica, bensì un’occasione per cambiare quanto non va e riorganizzare abitudini, servizi e attività. Riteniamo fondamentale che la politica costruisca nuovi spazi di dialogo e confronto con la cittadinanza, ricordando che la forza di un territorio risiede proprio in una comunità forte e responsabile. Chiediamo che vengano promosse scelte condivise e che siano non le più convenienti, ma le più giuste e rivolte al bene di tutti e non di pochi, ricordando che il loro stesso costo ricade su tutti. La pandemia ci ha insegnato che possiamo recuperare la libertà solo inserendola in una sfera collettiva. Il tempo delle scelte forti è, infatti, quello attuale, quello che segue il picco, la crisi. Adesso, quando sembrerebbe meno necessario, è il momento di porre la massima attenzione e, nel contempo, riprogrammare l’intero impianto sanitario regionale, colmandone le lacune, sia per affrontare preparati possibili ricadute ma, anche e soprattutto, per reimpostare un ordinario capace di offrire risposte alle problematiche quotidiane dei cittadini, prevenendo situazioni di pericolo e di disagio. E’ il tempo di porre la persona, il cittadino, al centro dell’agire politico: lo hanno dimostrato le piazze piene dello scorso autunno e questa crisi sanitaria che insieme alla crisi climatica attesta ancora una volta, ove ce ne fosse bisogno, che l’uomo e l’ambiente sono strettamente correlati e la sopravvivenza del primo dipende dalla tutela del secondo”, conclude.

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