Coronavirus, a Reggio Calabria non c’è alcuna epidemia ne’ emergenza sanitaria ma il Sindaco Falcomatà continua a fare lo sceriffo disponendo divieti selvaggi e immotivati
C’è una città ai confini della realtà, completamente ostaggio di un Sindaco che sta cercando di fare il protagonista speculando su un’emergenza (che non c’è) nel bizzarro tentativo di recuperare il consenso perduto in cinque anni e mezzo di disastri: Giuseppe Falcomatà ieri ha annunciato in un video surreale, tra un galeone playmobil e un termometro rettale, di vietare nel Comune di Reggio Calabria le aperture che la Regione aveva consentito la sera prima, con un’ordinanza sacrosanta che a livello politico ha raccolto consensi bipartisan, da Matteo Renzi a Meloni e Salvini. Ma a prescindere dalle opinioni politiche, non si capisce secondo quale logica in un territorio come quello calabrese, e reggino particolare, dove da ben 14 giorni il contagio è azzerato, bisogna rimanere blindati e non si possa ricominciare a ripartire, pur con tutte le cautele del caso.
Nell’ordinanza di Falcomatà, infatti, il Sindaco:
“DISPONE
che, a partire dalla data del 4 maggio 2020, nelle seguenti aree:
– Corso Garibaldi
– Lungomare Falcomatà
– Parco Lineare Sud
– Waterfront Nord
– Lungomare di Pellaro
– Lungomare di Gallico
– Lungomare di Catona
– Piazze Cittadine
– Parchi aperti
1) non è consentito svolgere attività di pubblico passeggio;
2) non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto;
3) è consentito svolgere individualmente, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, attività sportiva o attività motoria, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività;
ORDINA
• La riapertura, a decorrere dal 4 maggio 2020, della Villa Comunale “Umberto I” e del Parco “Federica Cacozza” ex Parco Botteghelle;
all’interno della Villa Comunale e del Parco “Federica Cacozza, a decorrere dal 4 maggio , saranno consentite le seguenti attività:
1) non è consentito svolgere attività di pubblico passeggio;
2) non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto;
3) è consentito svolgere individualmente, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, attività sportiva o attività motoria, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività
Rimane ferma la chiusura delle aree attrezzate a giochi per bambini per come disposto dall’ultimo capoverso dell’art. 1, comma 1, lett. e) del D.P.C.M. 26 aprile 2020; tali aree, dovranno essere appositamente recintate affinchè ne sia precluso l’utilizzo“.