Domani, giovedì, verrà presentata dal GAL Terre Locridee la candidatura della Locride a Capitale della Cultura Italiana 2025
Tutto pronto per la presentazione della candidatura della Locride a “Capitale Italiana della Cultura 2025”, che si svolgerà domani 18 giugno, alle ore 18.00, presso l’ingresso del teatro del Parco Ar-cheologico Nazionale di Locri. Cresce l’attesa per questo incontro che potrebbe sancire la data di un nuovo futuro per questa meravigliosa terra. Intanto il GAL Terre Locridee registra le reazioni positive registrate in questa settimana, dove molti hanno contattato la struttura per avere maggiori informazioni. In questi giorni ci è stato ricordato l’enorme patrimonio che rende questa terra un raro contenitore di bellezze, molti ci hanno ricordato anche i progetti di valorizzazione. Forse il più impegnativo fu quello richiesto da Rutelli ministro dei beni culturali nel 2008, cioè il Distretto turistico cultu-rale della Locride, realizzato da Civita. In questo studio si affermava che l’Italia è il paese con più beni culturali del mondo, la Calabria la regione con più bellezze archeologiche del paese, ed in Calabria la Locride è sicuramente il territorio più ricco di reperti storico culturali.
Il GAL Terre Locridee si avvarrà della preziosa collaborazione di Officine delle Idee, cooperativa calabrese con elevate competenze ed esperienze nel campo della comunicazione e della creatività culturale, il cui contributo sarà determinante per potenziare il profilo internazionale del territorio e valorizzarne l’immagine. Il lavoro per attivare tutta la macchina organizzativa è notevole, ma potrebbe diventare egli stesso uno strumento importante di sviluppo di una nuova consapevolezza degli abitanti della Locride del sapere e dei valori che possiede. In questo primo incontro di presentazione e organizzativo, alla presenza dei Sindaci del territorio, del mondo delle imprese, delle associazioni, si presenterà un modello di lavoro, che attiverà una forte spinta dal basso, dai centri storici, e porti molte adesioni al progetto per capire bene i punti su cui lavorare per riuscire a coordinare i territori e valorizzare la partecipazione dal basso e delle comuntà locali. La Locride si appresta, per i prossimi anni, a diventare un grande laboratorio aperto, per accoglie-re idee, dare vitalità alle comunità e alle culture locali, ricomporre la mappa del paesaggio storico dell’area.