La Calabria e quello spot gratuito dopo la gaffe di Easyjet
Quanto sono stati bravi il copywriter ed il Social Media Manager di Easyjet non possono immaginarlo nemmeno loro, diretti protagonisti di un “epic day”.
Divorati nel giro di pochissime ore dal vortice delle polemiche per il testo pubblicato sulla scheda informativa del proprio sito internet, nella sezione “Ispirami”, definendo l’assenza di turisti dalla Calabria come conseguenza della sua “storia di attività mafiosa e di terremoti” e a causa dell’assenza “di città iconiche come Roma e Venezia capaci di attrarre i fan di Instagram”.
In realtà queste due figure professionali (chi più, chi meno) hanno aiutato la Calabria come mai nessun politico negli ultimi anni: uno spot gratuito in piena regola con un brand (easyjet) che “para” i colpi e reagisce immediatamente correndo ai ripari e dall’altra parte una regione, la Calabria, che diventa involontariamente per 24 ore “centro d’Italia”.
Una campagna marketing subita ma, diciamolo apertamente, ben accetta. Citare Oscar Wilde è troppo semplice (“C’è una sola cosa al mondo peggiore del far parlare di sé, ed è il non far parlare di sé”. Che in una traduzione più ampia e libera arriva fino al “Non importa che se ne parli bene o male, l’importante è che se ne parli”) ma idoneo a raccontare quanto è successo tra l’altalena di note stampa irritate, analisi dei maggiori esperti di comunicazione e marketing, sdegno improvviso di calabresi incazzati.
Ma quanto si è parlato di Calabria ieri? Come non mai, tanto da far arrivare il nome della nostra terra a chi, molto probabilmente, nemmeno ne conosceva l’esistenza.
Esistiamo eccome, ci siamo, siamo la punta dello Stivale (vi ricordate sui libri di geografia?), siamo la terra della Magna Grecia. Quasi 800 km di coste bagnate da due mari (Jonio e Tirreno), tre Parchi Nazionali ed uno regionale, riserve marine. Buon cibo ma soprattutto un infinito repertorio di beni archeologici e di siti culturali (citare i Bronzi di Riace, esempio massimo della statuaria greca e capolavoro scultoreo di importanza internazionale, crediamo sia superfluo). Siamo la Calabria e siamo calabresi, testardi, orgogliosi e permalosi, accoglienti
Combattiamo quotidianamente con etichette ingiuste e delegittimanti, ad ogni nostro sforzo corrisponde quasi istintivamente una controffensiva mediatica che tende a piegarci: ma non a spezzarci.
Easyjet ha avuto dunque una grande ed inaspettata capacità. Ha offerto alla Calabria una platea inattesa: da quanto tempo l’Italia intera non parlava della nostra Regione. E da quanto tempo, forse mai, truppe politiche e non solo, scendevano così fragorosamente a nostra difesa.
Ma non solo, la compagnia low cost è riuscita anche a svegliare il gigante che dorme, Alitalia che insolente, nonostante anni di soprusi e prezzi vergognosi, di tratte risicate e di servizi deleteri, esce fuori dal cilindro la sorpresa rispondendo a Easyjet con la contromossa mediatica: “sconto del 20%” a chi viaggia verso la Calabria.
E poco importante se i prezzi restano inavvicinabili e alcuni aeroporti calabresi ancora chiusi: questa è una battaglia mediatica ed ogni slogan, ogni hashtag, è concessio
Ne beneficia la Calabria. Nel bene e nel male – tornando ad Oscar Wilde – l’importante è che se ne parli.
Ce ne fossero di copy e di smm come quelli di Easyjet, la Calabria sarebbe le Canarie del 2030!