Itis Polistena: premio nazionale per la ricerca sui fondi europei

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Itis Polistena: premio nazionale per la ricerca sui fondi europei. Il team humanITIS ha vinto per il lavoro svolto sul tema accoglienza migranti

Un nuovo riconoscimento per l’Itis di Polistena: a distanza di un anno, il contest nazionale “A Scuola di OpenCoesione ha riconosciuto agli allievi il “premio follow-up” per il valore della ricerca. I 22 ragazzi, aggregati nel team di ricerca humanITIS e provenienti dalle classi V E e V F, si sono occupati di monitorare il progetto “Missione Accoglienza”, finanziato dai fondi europei che prevede la costruzione di un centro per migranti nella frazione Drosi di Rizziconi. Gli studenti hanno bissato l’ottima prestazione di un anno fa che, sempre nel progetto ASOC, aveva permesso alla scuola di mandare a Bruxelles la sua rappresentanza a dibattere con i vertici istituzionali comunitari. Quest’anno l’impresa ha un valore ancora più profondo, dal momento che la ricerca è stata portata fino in fondo nel pieno dell’emergenza Coronavirus ed i ragazzi l’hanno svolta con dedizione pur essendo interessati dagli esami di Stato, in quanto tutti frequentanti le quinte classi. Il lavoro del team – che era in concorrenza con altri 200 avversari – è stato apprezzato soprattutto per la capacità di intrecciare relazioni istituzionali. Hanno preso parte, infatti, alle iniziative della scuola i sindaci Giuseppe Idà – in rappresentanza di Città degli Ulivi – e Alessandro Giovinazzo, primo cittadino di Rizziconi, l’eurodeputata Laura Ferrara, la regione Calabria con la struttura del POR, i sindacati, i rappresentanti dell’universo dell’immigrazione e l’Istat. Una ricerca che ha avuto come apice la formulazione della proposta “svuotaghetti”, che intende suggerire la strategia della collocazione sostenibile dei migranti nella Piana con soluzioni abitative a canone facilitato e con l’impiego dei fondi europei per il trasporto da e per il luoghi di lavoro. Una soluzione che prosciugherebbe i ghetti, darebbe linfa ai padroni delle case sfitte nella Piana e smantellerebbe il caporalato.

Il premio nazionale prevede inoltre che il team a settembre prossimo incontri un rappresentante istituzionale di rilievo che possa interloquire con loro sui temi della ricerca svolta. Dunque un nuovo palcoscenico nazionale e, probabilmente, continentale per i ragazzi dell’ITIS. «Arrivare in alto un anno fa – ha dichiarato Domenico Mammola, docente referente del progetto ASOC – è stato bello, ma ricevere il premio quest’anno ha significato confermarsi, cosa che è tradizionalmente più difficile anche di vincere. Continueremo in un lavoro scrupoloso che prevede l’affiancamento alla didattica tradizionale di percorsi autentici di cittadinanza attiva ed europea. Il premio ASOC ci dice che siamo sulla strada giusta». Molto soddisfatto anche il dirigente scolastico Franco Mileto. «Siamo emozionati come un anno fa. I ragazzi hanno conseguito un successo che condividiamo con tutta la comunità scolastica. Perché in questi tempi difficili con il loro lavoro questi studenti non hanno solo dimostrato che siamo una scuola di respiro europeo, ma che sappiamo creare squadra e senso di appartenenza». Si conclude un anno difficile per le scuole italiane e calabresi, ma l’ITIS di Polistena ha saputo dimostrate che anche con la didattica a distanza si possono costruire monitoraggi e ricerche vincenti.

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