“Menez è un gran colpo per la piazza”: l’agente Caravello ha parlato del calciomercato della Reggina, analizzando anche la situazione che riguarda Barillà
La Reggina ha già raggiunto la Serie B e può già proiettarsi al futuro. Mentre i campionati sono ancora tutti in gioco, la società amaranto può sfruttare il vantaggio di tempo per iniziare a progettare la squadra del prossimo anno. Nel corso del programma “Buongiorno Reggina”, si è espresso l’agente Danilo Caravello su questo argomento: “Sarà un mercato particolare perché si arriva da un momento che non avevamo vissuto prima. La Reggina è tra le poche squadre che può muoversi in anticipo, le altre squadre devono capire prima come finirà la stagione e quali saranno gli obiettivi del prossimo campionato. E’ come se fossimo a metà marzo con le giornate decisive ancora da disputare. Giovani interessanti? In Serie B faccio i nomi di Michele Di Gregorio e Tommaso Pobega del Pordenone e di Gianluca Scamacca dell’Ascoli”.
Menez. “Anche la società non deve avere fretta di chiudere colpi adesso. Si, magari il colpo Menez porta entusiasmo alla piazza, poi era un calciatore svincolato, quindi è una mossa che ci può stare, ma per il resto aspetterei per muovermi. Il francese può far bene, non so comunque in che condizioni fisiche è. Lo ricordiamo tutti per le sue esperienze alla Roma e al Psg”.
Reggina. “Permettetemi di fare i complimenti alla triade formata da Gallo, Taibi e Toscano, perché ha riportato in città un entusiasmo d’altri tempi. Ho rivisto quell’entusiasmo e sono felice del suo ritorno in B perché ho sempre lavorato bene con Reggio”.
Serie A. “Questa Juventus non mi sembra una squadra che può uccidere il campionato come negli anni passati. L’Inter può ancora sperare, sarà una lotta a tre per lo Scudetto con la Lazio. Sarà un finale di stagione particolare, ci sono tanti fattori che possono influenzare il campionato perché si giocherà ogni tre giorni e in piena estate. La componente fortuna, il discorso infortuni, la possibilità di fare cinque cambi, tutto può essere. Le squadre ritengo che si costruiscano sulla difesa e perciò mi viene appunto l’esempio della Lazio, che quest’anno è ad un punto dal primo posto. Lo scorso anno aveva il miglior attacco, ma prendeva troppi gol. Se il reparto arretrato è ben assestato, si può fare la differenza”.