Reggina, Toscano ha ammesso che “il derby con il Catanzaro abbia dato la consapevolezza a tutti che si poteva fare qualcosa di unico”
“Questa è la promozione più bella perché c’era la grande responsabilità di non deludere la gente e chi mi aveva scelto. L’epilogo è stato fantastico, un’annata ricca di emozioni che non credevo fossero così forti. E’ stato un gruppo di ragazzi che ha voluto fortemente questo traguardo”. E’ quanto affermato dal tecnico Mimmo Toscano, vero e proprio trascinatore della Reggina. Il tecnico è stato profeta in patria, si è tolto la maglia di tifoso e ha indossato le vesti di allenatore con grande professionalità, raggiungendo con merito l’obiettivo ambito ad inizio stagione dalla società. Il suo racconto di un’annata fantastica ai microfoni di TuttoC.com:
Lei ha sempre detto che la forza la fa il gruppo, qui è stato decisivo?
“E’ stata la vittoria di tutti quelli che hanno lavorato a questo progetto. C’erano tante squadre attrezzate ed agguerrite, abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Ripeto, è la vittoria di tutti. Appena abbiamo iniziato a lavorare ho avuto la sensazione di avere un gruppo di alti valori tecnici e morali. Poi con il passare delle partite ho capito che questa squadra poteva fare qualcosa di straordinario, basta guardare i numeri considerando fosse una squadra completamente nuova”.
La vittoria in Coppa Italia ad agosto con il Vicenza è stata la dimostrazione.
“Sì, quella è stata la dimostrazione ma lo avevo carpito già in ritiro. Era quella la nostra identità e il nostro modo di giocare e potevamo toglierci delle soddisfazioni. Credo invece che il derby con il Catanzaro ci abbia dato la consapevolezza a tutti che potevamo fare qualcosa di unico. La squadra comunque è migliorata partita dopo partita, prestazione dopo prestazione”.
Tra dicembre e gennaio la Reggina ha un po’ faticato vedi le vittorie con Viterbese e Sicula Leonzio e la sconfitta con la Cavese. Si è mai preoccupato in quelle settimane?
“Preoccupazione non ne ho mai avuta, era un momento di flessione che hai durante un campionato. Forse è arrivata al momento giusto quando avevamo dieci punti di vantaggio sulla seconda, ci ha riportato con i piedi per terra e da lì poi abbiamo ripreso il nostro ritmo”.
Le vittorie conquistate nei minuti di recupero quanto possono avere inciso nel morale delle inseguitrici?
“E’ normale che quando insegui speri che chi è davanti possa calare. Portare a casa delle vittorie anche senza giocare benissimo sono quei segnali che ti fanno capire che questo è l’anno buono”.
A fine gara al Granillo dopo il pari con il Bari, la Reggina sembrava insoddisfatta del pareggio come se fosse proprio lei ad inseguire.
“Questa è la dimostrazione della consapevolezza della tua forza. Aver pareggiato quella partita ci ha lasciato l’amaro in bocca, hai dimostrato che eri la squadra che meritava di stare in testa alla classifica”.
E’ stato importante avere in organico gente esperta come Denis e Reginaldo insieme a calciatori abituati a vincere in Serie C?
“Noi abbiamo costruito un organico competitivo, poi ci sono stati dei colpi del direttore come Denis che hanno portato la giusta esperienza e la mentalità vincente. Abbiamo tanti calciatori che hanno vinto campionati, il livello alto della squadra e degli allenamenti ha fatto si che questo gruppo migliorasse di partita in partita”.
Mister, per concludere, cosa si aspetta dal futuro dopo questa promozione?
“Intanto ci godiamo questo momento, non siamo riusciti a godercelo come volevamo ma vogliamo farlo fino in fondo. Dopo che festeggeremo con squadra e presidente inizieremo a buttare giù idee più chiare per il prossimo campionato”.