Reggio Calabria, inchiesta comune Avr: Falcomatà difende i suoi fedelissimi, “persone perbene, accuse infondate”

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Reggio Calabria, inchiesta comune Avr: Falcomatà difende i suoi fedelissimi, “persone perbene che ogni giorno sacrificano se stessi, le loro famiglie, la loro professione ed il loro lavoro per la nostra città

“Oggi è stato notificato l’avviso di conclusione d’indagini ad alcuni membri della mia giunta e della mia maggioranza consiliare. Armando, Giovanni, Nino, Rocco e Filippo sono persone per bene che ogni giorno sacrificano se stessi, le loro famiglie, la loro professione ed il loro lavoro per la nostra città. Io sono una persona piena di dubbi nella vita, ma dopo averli visti e ascoltati, sono ancora più convinto che dimostreranno la loro estraneità da ipotesi di reato che appaiono infondate”, è quanto scrive sul proprio profilo facebook, il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà. “Se la mia amministrazione – prosegue- si è interessata al bene dei dipendenti Avr, come abbiamo sempre fatto per tutto ciò che riguarda la tutela del lavoro in questa città; se ha cercato di garantire le cure mediche per i figli di questi dipendenti con gravi disabilità; se si è interessata alla straordinaria esperienza di integrazione sociale quale la Coop rom 95, su cui tutta la città si è mossa e che purtroppo oggi si trova in grande difficoltà, ebbene, allora siamo tutti colpevoli! Calunniosi e diffamanti sono gli accostamenti di alcune testate giornalistiche alla ‘ndrangheta. A nessuno di loro è mosso alcun addebito di reato associativo e quel filone di inchiesta non riguarda l’amministrazione che ho l’onore di guidare. L’azione della mia amministrazione si è mossa sempre e solo per la tutela della legalità e del lavoro. In questa direzione, la scelta di pubblicizzare tutti i servizi essenziali, strada che abbiamo già percorso e che continueremo a percorrere fino in fondo. Noi combattiamo ogni giorno, senza sosta, contro nemici visibili e invisibili, senza risparmiarci neanche quando l’esito della lotta appare incerto. Questa è la missione di un amministratore e di fronte a questa missione non ci sono “orologi” che tengano”, conclude.

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