Riaprono i Parchi archeologici di Locri e Bova Marina. Il pubblico potrà ritornare a visitare le due strutture a partire da mercoledì 1° luglio
Proseguono le riaperture al pubblico delle realtà culturali afferenti alla Direzione regionale musei della Calabria, guidata da Antonella Cucciniello. Mercoledì 1° luglio, a riaprire in sicurezza le proprie porte ai visitatori – dopo il periodo di lockdown dovuto al propagarsi del Coronavirus – saranno il Parco archeologico di Locri e il Parco archeologico “Archeoderi” di Bova Marina, rispettivamente diretti da Rossella Agostino e Orsola Laura Delfino. Il complesso culturale locrese rimarrà settimanalmente aperto al pubblico da mercoledì a domenica, dalle 9.00 alle 20.00, con ultimo ingresso prima del tramonto. Il Parco “Archeoderi” di Bova Marina, invece, sarà reso fruibile ai visitatori il mercoledì e il sabato, dalle 9.00 alle 17.00, con ingresso temporaneamente gratuito, al fine di rendere più agevole l’accesso al pubblico in epoca di Covid-19 e di conseguente crisi finanziaria. Le due strutture propongono un’offerta di tutto rilievo nel panorama regionale. Il Parco archeologico di Locri, attraverso le emergenze a vista – oggetto di indagini fin dal secolo scorso – narra la storia della polis magno-greca e della vita dell’urbe in età romana. Un periodo, quest’ultimo, a cui è dedicato il Museo allestito al primo piano del Complesso “Casino Macrì”.
Il Parco archeologico “Archeoderi” di Bova Marina, invece, “offre” ai visitatori reperti che vanno dal Neolitico al VII sec. d.C. e che disegnano una mappa completa del territorio nelle varie epoche. Tra i reperti più importanti che annovera, vi sono i resti di una sinagoga (IV-VI sec. d.C.), la cui “Aula della preghiera” era abbellita con magnifici mosaici attualmente conservati nell’annesso Museo.