La barbarie è arrivata anche in Italia: vandalizzata la statua di Montanelli a Milano, “Razzista stupratore”

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Milano, vandalizzata la statua di Montanelli: “Razzista stupratore”

La statua di Indro Montanelli a Milano è stata vandizzata con della vernice rossa e la scritta “Razzista stupratore”. La statua, che si trova nei giardini di via Palestro intitolati a Montanelli, era finita nei giorni scorsi al centro delle cronache dopo la richiesta dei Sentinelli di rimuoverla perchè l’ex giornalista è accusato di aver avuto delle posizioni razziste e di aver preso in sposa una bambina durante la campagna d’Etiopia. La richiesta dei Sentinelli era arrivata sulla scorta delle manifestazioni antirazziste scoppiate in diverse parti del mondo, dopo la morte di George Floyd a Minneapolis.

Ignoti, forse antagonisti appartenenti a collettivi studenteschi, sono entrati nel parco ancora aperto in serata, quando a causa della pioggia c’era poca gente in una delle aree verdi piu’ frequentate dai milanesi, e hanno rapidamente imbrattato la statua, lasciando sacchetti e barattoli attorno al monumento, per poi darsi alla fuga. “Proprio non ci siamo. L’odio, la cattiveria e l’astio sono sempre piu’ dominanti sul confronto civile e democratico. C’e’ da preoccuparsi seriamente“, e’ stato il commento del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.

Intitolati a Montanelli dal 2002, i giardini di via Palestro vennero di conseguenza scelti anche per collocarvi la statua a lui dedicata che venne inaugurata nel 2006 dall’allora sindaco Gabriele Albertini e raffigurante il giornalista seduto che scrive sulla sua Lettera 22 con la scritta ‘Indro Montanelli – Giornalista’ sulla base. Non e’ la prima volta che la statua viene imbrattata: l’8 marzo del 2019, durante la manifestazione per la Giornata internazionale della donna, alcune attiviste del movimento femminista Non Una Di Meno la coprirono con vernice rosa.

Mercoledi’ scorso l’associazione I Sentinelli aveva inviato una lettera-appello al sindaco Giuseppe Sala e al Consiglio comunale per rimuovere la statua e dedicare i giardini “a qualcuno che sia piu’ degno di rappresentare la storia e la memoria della nostra citta’ Medaglia d’Oro della Resistenza”, spiegando che “fino alla fine dei suoi giorni Montanelli ha rivendicato con orgoglio il fatto di aver comprato e sposato una bambina eritrea di dodici anni perche’ gli facesse da schiava sessuale”. Molte le critiche alla richiesta sono arrivate dal centrodestra (‘Giu’ le mani dal grande Indro Montanelli!’, disse Matteo Salvini) ma anche da esponenti del Pd e non solo, con lo stesso sindaco Sala che si e’ detto “non favorevole” alla rimozione. “Penso che in tutte le nostre vite ci siano errori. E quello di Montanelli lo e’ stato – ha aggiunto SalaMa Milano riconosce le sue qualita’, che sono indiscutibili“.

Gesto odioso compiuto contro un grande giornalista. Ricordiamo poi che la statua dedicata a Montanelli e’ stata eretta a pochi metri di distanza dal luogo in cui il giornalista fu gambizzato dalle Brigate Rosse nel 1977. Siamo di fronte a una deriva iconoclasta che colpisce Churchill, Gandhi, Cristoforo Colombo, Abramo Lincoln. La situazione ci deve molto preoccupare“. Lo afferma il presidente provinciale di Milano dell’ Anpi Roberto Cenati commentando l’atto vandalico commesso contro la statua dedicata a Indro Montanelli nei giardini pubblici di Milano che portano il suo nome.

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