Vecchio: “La situazione delle aree industriali del territorio metropolitano di Reggio Calabria richiede un incisivo intervento, appena possibile, della Regione Calabria per garantire agli investitori interessati a operare a Gioia Tauro, ma non solo, le condizioni minime necessarie”
“La situazione delle aree industriali del territorio metropolitano di Reggio Calabria richiede un incisivo intervento, appena possibile, della Regione Calabria per garantire agli investitori interessati a operare a Gioia Tauro, ma non solo, le condizioni minime necessarie”. È quanto afferma il presidente di Confindustria Reggio Calabria, Domenico Vecchio, che sollecita “il Consiglio e la Giunta regionali ad assumere provvedimenti tempestivi, in grado di far uscire le aree gestite dal Corap, ormai in liquidazione, dalla condizione di abbandono nelle quali si trovano. Sappiamo che la questione è tra le priorità della presidente Santelli e che è pendente un giudizio di costituzionalità sulla legge approvata lo scorso anno dall’aula di Palazzo Campanella ma sarà importante arrivare preparati al momento della pronuncia della Consulta per ridurre al minimo i tempi morti”. Ad avviso del rappresentante degli industriali reggini, “oggi ci troviamo in presenza di vere e proprie lande desolate nelle quali non viene più erogato alcun servizio essenziale per gli insediamenti produttivi. Rischiamo così di trovarci di fronte a un’enorme opportunità sprecata perché, di fatto, viene meno qualsiasi presupposto di attrattività per gli investimenti. Soprattutto nei territori interessati alla zona economica speciale, i soli sgravi fiscali e la semplificazione amministrativa, pure importanti, non sono sufficienti per consentire lo sviluppo di un tessuto produttivo che generi valore aggiunto e stimoli la crescita dell’occupazione. Oggi le sfide del mercato globale, che sono ancora più significative alla luce dello straordinario deal europeo raggiunto sul recovery fund, impongono a tutti noi di farci trovare preparati. Occorrono dunque servizi concreti alle imprese: tra gli altri, le opere pubbliche come strade e impianti di illuminazione, le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria, le forniture essenziali come quella elettrica e fognaria, ma anche e soprattutto il cablaggio della banda ultra larga per proiettare le aziende operanti nel Reggino nel futuro che è alle porte.
Dobbiam