Calabria: il consiglio regionale respinge le dimissioni di Callipo

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Il Consiglio regionale calabrese ha respinto le dimissioni del consigliere Pippo Callipo, capogruppo di “Io resto in Calabria”, 24 no e 3 sì

Sono state respinte le dimissioni di Pippo Callipo, capogruppo di “Io resto in Calabria” a Palazzo Campanella, con 24 no e 3 sì su 27 consiglieri votanti. Il “Re del tonno” era candidato presidente del Centro/Sinistra alle elezioni regionali della Calabria dello scorso 26 gennaio. Il presidente dell’Assemblea, Domenico Tallini, in apertura di dibattito ha detto: “nell’annunciare che tutti i gruppi consiliari hanno espresso l’intenzione di respingere le dimissioni dell’on. Filippo Callipo, voglio subito precisare che questo atto politico non è – mai come in questo caso – una prassi d’ufficio o un vuoto riconoscimento. Ritengo invece che si tratti di un serio e forte richiamo di tutto il Consiglio regionale al senso di responsabilità e alla sensibilità politica del Cavaliere Callipo, nella speranza che possa contribuire ad una sua riflessione profonda sulle motivazioni delle dimissioni. Non è mai accaduto nella storia del regionalismo calabrese – prosegue– che il capo riconosciuto delle opposizioni abbandoni dopo solo quattro mesi la postazione politica e istituzionale a cui lo hanno delegato migliaia di elettori. Il mio, ovviamente, non è un rimprovero al Cavaliere Callipo che stimo enormemente come uomo e come imprenditore di successo. Non ho condiviso il taglio da lui dato alle dimissioni perché credo che le motivazioni vere e più profonde della sua delusione e della sua amarezza siano da ricercare negli ingiusti e ingenerosi attacchi alla sua persona da quello che io chiamo il “club dell’antipolitica”, gli “antagonisti da salotto” che passano il loro tempo a tessere trame contro i loro avversari. Non mi piace entrare in un dibattito che appartiene tutto al centrosinistra e in particolare al Partito Democratico, ma trovo molto sensate le riflessioni che ha fatto uno dei principali sostenitori della candidatura del Cavaliere Callipo alla presidenza della Regione, l’imprenditore De Masi. Anche lui –aggiunge– da uomo libero che combatte il malaffare e la criminalità, ritiene che il posto del Cavaliere Callipo sia qui, in questa Assemblea, dove non rappresenta sé stesso, ma i 245 mila elettori calabresi che hanno creduto nel suo progetto. Onorevole Callipo, l’immagine di un Consiglio Regionale delegittimato dopo appena quattro mesi non è veritiera e non ci fa onore. Più volte ho ammesso errori di valutazione e incomprensioni tra maggioranza e opposizione che non fanno bene all’Istituzione. Ma questo non vuole dire che questo Consiglio non abbia le carte in regola per fare un ottimo lavoro, così come abbiamo dimostrato in occasione dell’approvazione del bilancio e di altre leggi e provvedimenti. Anche nel Consiglio odierno si discuteranno pratiche importanti, argomenti vitali e strategici. Io penso che lei, privandola di una guida riconosciuta e scaturita dall’elettorato, indebolirà la sua parte politica e più in generale tutto il Consiglio regionale. Ascolti dalla voce dei gruppi le motivazioni della decisione di respingere le sue dimissioni e si conceda un momento di riflessione prima di compiere un atto che lascerebbe un’ombra sulla sua esemplare vita di uomo e imprenditore”, conclude.

“Ritengo che quello di Pippo Callipo sia un monito rivolto a tutti noi”, ha affermato Marcello Anastasi dello stesso gruppo di Callipo. Secondo Graziano Di Natale (Iric) “le dimissioni di Callipo rappresentano un vulnus non solo per la minoranza ma per il Consiglio regionale“. Per Domenico Giannetta (FI) “le dimissioni rappresentano un azzeramento di un programma politico”, mentre Giuseppe Aieta (DP) ha spiegato: “dissento dalle motivazioni alla base delle dimissioni di Callipo. Quell’analisi impietosa – ha detto – e’ ingiusta verso questa istituzione”. “Le dimissioni di Callipo – ha sottolineato Domenico Bevacqua, capogruppo del Pd – ci hanno colto di sorpresa e hanno colpito nel profondo. E’ una sconfitta per il centrosinistra“. Luigi Tassone (PD) ha annunciato voto favorevole, “non essendo stato coinvolto nè io nè’ altri consiglieri di questo schieramento in un confronto sul problema”.Le motivazioni del consigliere Callipo nelle sue dimissioni sono da rigettare”, ha sottolineato Filippo Maria Pietropaolo (FdI), mentre Carlo Guccione (Pd) ha spiegato che “sarebbe stato un bene per tutti avere Callipo un quest’aula perchè è espressione di un mondo”. “Dobbiamo interrogarci su come andremo a condurre il Consiglio regionale”,ha evidenziato Raffaele Sainato (FdI). Giuseppe Graziano (UdC) rimarca “è un atto importantissimo ed è bene che ne stiamo discutendo con la massima serenita'”. Sinibaldo Esposito (CdL) ha auspicato che Callipo “possa rivedere la sua posizione”.

 

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