Indennizzi a fondo perduto per imprese e autonomi: Messina al 90esimo posto su 107

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La Camera di commercio di Messina, tramite il suo novo servizio “Flash imprese” ha redatto uno studio sugli indennizzi a fondo perduto per imprese e autonomi. Il termine per la presentazione dell’istanza è il 13 agosto

Un nuovo servizio per venire incontro alle esigenze delle aziende del territorio, informandole sulle misure messe in campo per la propria attività. A occuparsi di “Flash Imprese” è un gruppo di lavoro che ha redatto uno studio relativo agli indennizzi a fondo perduto per le imprese e gli autonomi, il cui termine di scadenza per l’istanza è il prossimo 13 agosto.

La media degli indennizzi a fondo perduto previsti dal Decreto rilancio e ricevuti dalle imprese e i lavoratori autonomi della città metropolitana di Messina è pari a 2.563,00 euro – afferma il presidente della Camera di commercio, Ivo Blandina – a certificarlo è l’Agenzia delle entrate, che traccia un primo bilancio prendendo in esame le istanze ricevute tra il 15 giugno e il 4 luglio scorsi. Messina e la sua provincia si collocano al 90° posto tra i 107 territori provinciali analizzati. In Sicilia dopo di lei, soltanto Agrigento ed Enna, che è anche l’ultima in Italia”.

Dallo studio effettuato, si evidenzia come la classifica siciliana veda in vetta Catania (76° in Italia) con 2.741,00 euro e, subito dopo, Palermo (77°) con 2.733,00. Dati che relegano la Sicilia al 18° posto tra le 20 regioni italiane, con una media regionale di 2.627,7 euro per indennizzo, contro le 3.897,5 euro del Trentino Alto Adige, prima classificata, e le 3.088,9 euro d’indennizzo medio ricevuto dalle imprese della Campania, decima regione italiana e prima del Meridione.
A meno di un mese dalla scadenza del termine del 13 agosto 2020, data ultima per l’inoltro dell’istanza all’Agenzia delle entrate, sono stati erogati, al 5 luglio, 2,9 miliardi euro, ossia il 47% del totale di 6,2 miliardi di euro stanziati dal Governo a copertura dell’indennizzo previsto dall’art.25 del Decreto 18/2020. Mentre l’importo erogato al 19 luglio 2020 è di 4,9 miliardi di euro.

Un terzo del totale delle richieste d’indennizzo sono state presentate da imprese del Commercio al dettaglio e all’ingrosso – prosegue Blandina – che si conferma il settore più colpito dall’emergenza Covid. Al secondo posto, la ristorazione con l’alberghiero. Al terzo posto, le Costruzioni e al quarto la Manifattura. Il 62 % delle istanze d’indennizzo del Commercio provengono da imprese individuali, a conferma di quanto pesante sia stato l’impatto del lockdown certificato dall’Istat, che ci ricorda che una famiglia su tre ha risorse sufficienti soltanto per altri due mesi”.

La legge di conversione del Decreto rilancio, approvata il 17 luglio scorso, ha incluso tra i beneficiari anche le imprese operanti nel settore ricreativo e dell’intrattenimento, nonché dell’organizzazione di feste e cerimonie, stanziando 5 milioni di euro e rinviando l’applicazione della previsione all’emissione, entro il 16 agosto 2020, di un apposito decreto attuativo.
La base dei beneficiari potrebbe subire ulteriori allargamenti sulla scorta delle direttive europee che tendono a includere anche le imprese che già nel 2019 versavano in cattive acque, finora escluse dall’art.25 del Decreto rilancio.

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