E’ uscito fuori il nome dell’ex presidente della Reggina Lillo Foti nella cordata per rilevare il Livorno: le sue precisazioni a CalcioWeb
Praticamente una bomba. E’ stata quella rilanciata dal Corriere dello Sport in merito all’ex presidente della Reggina Lillo Foti: secondo il noto quotidiano romano, l’imprenditore reggino avrebbe fatto da “garante” ad un gruppo di soci bolognesi i quali avrebbero versato 100 mila euro per acquisire il Livorno, club da poco retrocesso in Serie C e che Spinelli è pronto a cedere.
Ai microfoni di CalcioWeb, però, lo stesso Foti ha voluto fare delle precisazioni in merito alla notizia:“Non faccio parte del gruppo di imprenditori che vuole rilevare il Livorno – ha detto– Sono amici e brave persone, mi hanno chiesto un contatto del presidente Spinelli con cui ho una conoscenza e ottimi rapporti da tempo, così ho fatto da interlocutore, semplice tramite telefonico, per metterli in contatto tra loro. Gliele ho presentate come persone perbene quali sono, ma io non faccio parte del gruppo e non sono interessato. So che la trattativa è avviata ed in fase avanzata, stanno andando avanti. Livorno è una piazza importante, ma il mondo del calcio oggi è molto complesso anche in serie B, figuriamoci in serie C”.
L’impegno di Foti nel mondo del calcio, per quanto fatto vedere nei quasi 30 anni di Reggina, è da ascrivere solo ed esclusivamente alla sua passione per Reggio Calabria, città in cui è nato e cresciuto, e per i colori amaranto. L’ex numero uno del club, senza investimenti milionari ma con grandi capacità manageriali, competenze tecniche e soprattutto con la forza delle sue idee rivoluzionarie per l’epoca, è riuscito a regalare una grandissima pagina di sport ad un popolo che mai aveva conosciuto vette così alte nel calcio. Ha portato la Reggina per la prima volta in Serie A e, prima ancora, ha costruito un centro sportivo, il Sant’Agata, diventato un modello in tutt’Italia, compiendo un vero e proprio miracolo sportivo e sociale, lanciando dalle periferie del profondo Sud tanti giovani talenti individuati nei polverosi quartieri più disagiati e trasformati in professionisti affermati a grandi livelli nazionali ed internazionali.
Conoscendolo, dunque, siamo convinti che sia molto difficile immaginare un suo impegno in altre realtà: il suo cuore era amaranto sin da bambini e continua ad esserlo adesso, condividendo con tutta la comunità amaranto la gioia per il ritorno della Reggina ad alti livelli.