Messina: a Capo d’Orlando dissequestrato il depuratore comunale e l’autospurgo

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Messina. Il sindaco di Capo d’Orlando sullo smaltimento delle acque reflue: “Al noto calunniatore voglio spiegare che l’attività di scarico è una procedura legale. Se non lo capisce vedremo di farglielo comprendere in tribunale”

Dopo otto anni, sono stati dissequestrati il depuratore di contrada Tavola Grande e l’autospurgo comunale. L’inchiesta giudiziaria, risalente al luglio 2012, si è finalmente conclusa.

E’ una buona notizia – commenta il Sindaco Franco Ingrillìche ci consente di proseguire con maggiore tranquillità nell’attività di programmazione e di manutenzione costante dell’impianto fognario che, voglio sottolineare, è perfettamente funzionante. In attesa dei lavori di adeguamento del depuratore, diamo massima attenzione ad un servizio che è a supporto dell’intera economia turistica.

Le segnalazioni che in questi giorni giungono sulla presunta sporcizia del mare, purtroppo, non riguardano solo Capo d’Orlando, ma tutti i centri costieri. Probabilmente si tratta di mucillagine che non rappresenta un pericolo per la salute dei bagnanti, ma di certo non è un problema legato al cattivo funzionamento dell’impianto fognario che, da oggi, non è monitorato costantemente solo dalla nostra ditta incaricata, ma anche dalle autorità preposte sovracomunali”.

Infine – afferma ancora il Sindaco Ingrillì – al noto calunniatore amante dei video sui social, voglio spiegare che l’attività del depuratore è controllata con la supervisione delle forze dell’ordine e degli enti regionali deputati. Lo scarico in mare delle acque reflue depurate a causa di un sovrappieno del depuratore è una procedura legale e autorizzata. Se non lo capisce, vedremo di farglielo comprendere in tribunale”.

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