Messina, disordini all’hotspot per migranti: De Luca dispone la chiusura del centro

StrettoWeb

Dopo i disordini verificatisi a Messina, presso i locali dell’ex Caserma Bisconte, oggi adibita ad hotspot per migranti, il sindaco Cateno De Luca ne ha annunciato la chiusura sulla sua pagina Facebook.

Dopo i disordini verificatisi nella serata del 15 luglio presso l’hotspot per migranti di Messina, che hanno portato al ferimento di un finanziare, il sindaco Cateno De Luca è intervenuto dichiarando l’imminente chiusura del centro

Basta con il mercimonio dei migranti a Messina! I migranti fuggono indisturbati per la città mettendo in pericolo la popolazione e dobbiamo pure stare in silenzio senza protestare?” si legge nel post del primo cittadino.

Udite udite… è stata disposta la chiusura dell’hotspot per migranti abusivamente realizzata presso l’ex Caserma Gasparro di Bisconte. Alle ore 17 il provvedimento sarà ufficializzato mediante affissione all’ingresso principale della struttura di Bisconte.
Potete seguire in diretta l’esecuzione della storica decisione sulla nostra pagina De Luca Sindaco di Messina
”.

Successivamente, in un comunicato diffuso dall’ufficio stampa del sindaco De Luca è stata data comunicazione di una modifica dell’orario a in cui dovrebbe essere data l’ufficialità del provvedimento, è stata infatti indetta alle 18 una conferenza stampa sul tema, contestualmente, il sindaco ha colto l’occasione per rilasciare ulteriori dichiarazioni: “Ciò che è successo mercoledì sera, con una trentina di migrati ancora a piede libero, ricercati dalle forze dell’ordine, è un fatto che non può e non dovrà più ripetersi. La cittadinanza è preoccupata e non posso permettere che nel mio territorio regni sovrano il disordine on ci sto, per tale motivo dico basta a questo mercimonio. Se a livello regionale non si riesce a fare la voce grossa con Roma, accettando supinamente tale condizione, da adesso a Messina si cambia e anche subito

Si attendono dunque le 18 per conoscere gli sviluppi concreti di questa vicenda dato che allo stato attuale il provvedimento di chiusura dell’hotspot è stato soltanto annunciato e non è ufficiale.

Condividi