Messina, 11esima Giornata del Rispetto: “Giovani lasciati soli con sé stessi dalla cecità degli adulti” [FOTO]

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Si è celebrata a Messina l’undicesima Giornata del Rispetto promossa dall’Osservatorio sui temi ed i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza Lucia Natoli. Numerosi i relatori intervenuti

Celebrata a Messina nella cornice della Terrazza dell’Inps di Messina la 11° Giornata del Rispetto promossa dall’Osservatorio sui temi ed i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza Lucia Natoli col sostegno del Cesv, dell’Ufficio Servizi Sociali Minori e del Garante per i diritti dell’infanzia.

Tema di questa edizione: “La condizione giovanile oggi tra il male di vivere e la carenza di modelli educativi”. A coordinare e moderare la tavola rotonda l’avv. Silvana Paratore che ha affermato come la perdita di senso etico e male di vivere sembrano costituire oggi, sia pure con talune eccezioni, una condizione comune diffusa tra gli under venti  che vivono in una società i cui valori dominanti negli ultimi tempi appaiono essere incentrati sull’assenza di responsabilità, sulla negazione del dolore e della fatica di vivere, sui soldi, e non sono indirizzati alla solidarietà e alla comprensione dei doveri e dei sacrifici.

Dopo i saluti del Presidente dell’Osservatorio, Saro Visicaro che ha ribadito come la giornata del rispetto nasce con l’intento di dedicare peculiare attenzione alla formazione delle nuove generazioni, è intervenuto il direttore dell’Inps di Messina dr. Marcello Mastrojeni che ha espresso un plauso per l’iniziativa che concreta uno degli obiettivi voluti con l’inaugurazione della Terrazza dell’INPS e cioè garantire il colloquio tra cittadini ed istituzioni su tematiche importanti.

Intensi i contributi dei singoli relatori intervenuti alla tavola rotonda. L’avv. Ester Isaja si è soffermata sui giovani nella società odierna, prestando particolare attenzione alla sistematica perdita di valori e alla grande necessità di maggior rispetto dell’altro e delle regole: tematiche tratte dal suo libro Con gli occhi del cuore.

Educare al rispetto come compito delle due principali agenzie educative: la famiglia e la scuola è stato oggetto dell’intervento della dott.ssa Donatella Manna che ha aggiunto come la famiglia deve assolvere a questo impegno attraverso uno stile educativo autorevole, con l’esempio, l’empatia, la comunicazione mentre la scuola deve insegnare il rispetto proponendo esperienze significative e sottolineando l’importanza delle parole e del linguaggio, prevenendo e contrastando le varie forme di violenza e prevaricazione anche tra ragazzi.

Ha suscitato altresì interesse l’intervento del dott. Giuseppe Crisafulli psicologo che ha affermato come i giovani vivano una nuova forma di solitudine ed assenza che apparentemente sono colmate dalla soddisfazione di bisogni fittizi che la società ha loro somministrato in età precoce. Oggi i giovani appaiono, ha aggiunto, fruitori seriali di format confezionati ad hoc per loro, rimanendo per ampi versi, disorientati e lasciati soli con sé stessi dalla cecità degli adulti che non hanno saputo fornirgli struttura, valori, coerenza ed adeguate stimolazioni.

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