Migranti, il ministro Lamorgese accolta dalle proteste a Lampedusa: “governo complice degli sbarchi”

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Sicilia: dopo aver ricevuto il sindaco di Pozzallo, prosegue la ricognizione del ministro Lamorgese sullo stato della situazione migranti con una visita sull’isola di Lampedusa

Nella tarda mattinata di oggi il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese si è recata in visita presso l’isola di Lampedusa per monitorare la situazione relativa agli sbarchi autonomi di migranti in arrivo dalla Libia e dalla Tunisia.

Durante la visita il ministro ha incontrato presso la sede dell’Aeronautica militare a Lampedusa i responsabili provinciali delle forze di polizia e una delegazione degli operatori della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di finanza che svolgono il servizio sull’isola, costantemente interessata dal fenomeno degli sbarchi. Il ministro, in un comunicato, ha successivamente espresso il proprio apprezzamento e ringraziamento per il lavoro svolto dalla Prefettura e dalle forze dell’ordine in favore dei migranti.

Insieme alla responsabile del Viminale vi erano il Capo di gabinetto, Matteo Piantedosi, il Capo della Polizia, Direttore generale della Pubblica sicurezza, Franco Gabrielli, il Capo Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione, Michele di Bari, e il prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa. Sul posto, Lamorgese ha inoltre incontrato il comandante provinciale dei vigili del fuoco, il comandante della Capitaneria di Porto Empedocle e il responsabile dell’Ufficio sanitario marittimo di Agrigento.

Successivamente, in Municipio, il ministro dell’Interno ha avuto un colloquio con il sindaco di Lampedusa e Linosa, Salvatore Martello, al quale ha ribadito l’importanza della collaborazione e della solidarietà mostrate dall’Amministrazione comunale e dai cittadini delle isole Pelagie, che come ogni anno sono interessate dagli sbarchi dei migranti. Collaborazione ancor più apprezzata in un momento peraltro di grave crisi economica e occupazionale dovuta all’emergenza sanitaria per Covid-19. In quest’occasione l’Amministrazione comunale di Lampedusa ha segnalato l’esigenza di potenziare il presidio di primo soccorso esistente e realizzare una struttura ospedaliera sull’isola.

Inoltre, dopo aver ricevuto alcuni giorni fa al Viminale il sindaco di Pozzallo (Ragusa), Roberto Ammatuna, e la visita di oggi a Lampedusa, il ministro ha in programma altri incontri con i sindaci delle comunità più esposte al fenomeno migratorio poiché ospitanti strutture destinate all’accoglienza e alla sorveglianza sanitaria dei migranti sbarcati. In proposito, la responsabile del Viminale ha espresso l’intenzione di incontrare quanto prima il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, e il l’Arcivescovo metropolita di Agrigento, cardinale Francesco Montenegro.

Infine quando la delegazione ha lasciato Lampedusa il ministro Lamorgese ha dichiarato: “L’attenzione del Governo per Lampedusa è massima. Tutti i migranti che sbarcano su queste coste verranno sottoposti a test sierologici“.

Proteste contro la visita del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese a Lampedusa, i manifestanti: “Governo complice degli scafisti”

Il Governo è complice degli scafisti e mi assumo la responsabilità di quello che dico, perché non si è mai bloccato nulla. Gli sbarchi continuano“. È la denuncia che Angela Maraventano, ex senatrice leghista di Lampedusa, fa all’Adnkronos, in occasione della manifestazione di protesta davanti al Comune dell’isola di Lampedusa, dove era attesa Luciana Lamorgese, ministro dell’Interno.

Sullo striscione sorretto proprio da Maraventano, una delle prime persone ad iscriversi ad iscriversi alla sezione di Lampedusa della Lega di Salvini, campeggia la scritta “scafisti”: “Guarda caso – dice ancora Maraventano – con l’arrivo della ministra stamattina hanno trasferito tutti gli immigrati che erano al centro d’accoglienza, fino a ieri erano più di 700. Devono chiudere subito i porti, altrimenti questo governo è complice. Punto“.

Non so cosa venga a fare qui – dice ancora Maraventano – Ci sono stati quasi 3 mila sbarchi in una settimana. Qui c’è una situazione difficile, a settembre non sappiamo dove i bambini andranno a scuola. Oltre all’economia al collasso. Noi non possiamo fare assembramenti ma questa gente continua ad arrivare. Continuano ad occuparsi solo del fenomeno, e io aspetto risposte concrete“.

Migranti, il Viceministro Mauri: “Lavoriamo contro effetti negativi decreti sicurezza”

Un passo avanti notevole e non scontato, soprattutto se pensiamo ad alcune delle posizioni iniziali da cui ha preso il via il confronto. Un risultato reso possibile dall’atteggiamento costruttivo tenuto da tutte le forze politiche e dalla proposta di partenza avanzata dalla ministra Lamorgese“. È quanto dichiarato dal viceministro dell’Interno Matteo Mauri sul sito “Immagina” dove racconta come stia procedendo il tavolo di maggioranza che si sta riunendo da alcune settimane al Viminale per modificare i decreti Salvini che, sempre secondo Mauri, avrebbero prodotto effetti rilevanti. “Basti pensare ad esempio – spiega Mauri – che l’abolizione della ‘protezione umanitaria’ ha creato 30.000 irregolari in più nel giro di pochi mesi. Persone che invece avrebbero potuto vedersi riconoscere una forma di protezione che gli avrebbe permesso di integrarsi più facilmente nella nostra società, trovare un lavoro regolare e costruirsi una prospettiva di vita in piena legalità. Tutte elementi che sarebbero stati positivi non solo per i diretti interessati, ma per tutti. Perché favorire legalità e integrazione è nell’interesse delle comunità ospitanti come degli stranieri. Alla base delle politiche di Salvini sull’immigrazione c’è stata sempre e solo la propaganda, ma la propaganda si scontra con la realtà e con i numeri“.

Il ministro Lamorgese a Lampedusa: test sierologico per gli sbarcati

L’attenzione del Governo per Lampedusa è massima“. Lo ha detto la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese parlando con i cronisti all’uscita del Comune di Lampedusa, a seguito dell’incontro con il sindaco Salvatore Martello. Il capo del Viminale, accompagnata dal capo della Polizia, il Prefetto Franco Gabrielli, ha anche annunciato che saranno eseguiti “test sierologici per tutti i migranti che sbarcano“.

1.500 test ai migranti a Lampedusa a luglio, tutti negativi

Tutti i migranti sbarcati a Lampedusa vengono sottoposti a test sierologici e dall’inizio di luglio sono stati eseguiti sull’isola 1.487 esami al termine dei quali solo uno ha dato esito positivo ma il migrante sottoposto poi a tampone e’ risultato negativo. Il dato e’ emerso nel corso della visita del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese a Lampedusa nel corso della quale ha incontrato gli amministratori locali e i rappresentanti delle forze dell’ordine con i quali ha tenuto un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica anche alla luce dei ripetuti sbarchi autonomi che si sono verificati sull’isola in queste settimane. Lamorgese ha manifestato l’apprezzamento e il ringraziamento per il difficile e gravoso impegno della Prefettura e delle Forze dell’ordine in occasione delle operazioni di salvataggio in mare, trasbordo, controllo e trasferimento dei migranti. La titolare del Viminale – accompagnata dal Capo di gabinetto Matteo Piantedosi, dal Capo della Polizia Franco Gabrielli, dal Capo Dipartimento per le Liberta’ civili e l’Immigrazione, Michele di Bari, e dal prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa – ha incontrato anche il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, della Capitaneria di Porto Empedocle e il responsabile dell’Ufficio sanitario marittimo di Agrigento. Nel corso dell’incontro con il sindaco Salvatore Martello, Lamorgese ha ribadito, ringraziandolo, la fondamentale importanza della collaborazione e della solidarieta’ mostrate dall’amministrazione comunale e dai cittadini delle isole Pelagie e ha ricordato le iniziative gia’ assunte dal governo tra le quali lo smaltimento delle barche utilizzate e poi abbandonate dai migranti (al 16 luglio risultano demolite 45 imbarcazioni; altri 97 relitti, semi affondati o giacenti sul molo Favarolo, sono stati trasportati in un deposito in attesa della demolizione). Dal canto suo, il sindaco ha chiesto il potenziamento del presidio di primo soccorso e la realizzazione di un ospedale. Nei prossimi giorni il ministro ha in programma altri incontri con i sindaci delle comunita’ piu’ esposte agli sbarchi e ha annunciato di voler incontrare anche il presidente della Regione Nello Musumeci e l’arcivescovo di Agrigento Francesco Montenegro. Sono inoltre in corso dei contatti tra il Dipartimento delle Liberta’ civili e immigrazione e la Regione per arrivare ad un protocollo sulle procedure relative all’esecuzione degli screening sanitari e al rispetto del periodo di sorveglianza precauzionale per i migranti. Un ruolo – quello della Regione Siciliana – essenziale, dice il Viminale, per garantire la sicurezza sanitaria anche dei migranti destinati ad un periodo di quarantena a bordo di navi.

Migranti, Siracusano (FI): “Lamorgese dica cosa intende fare con hotspot di Messina”

“Da Luciana Lamorgese solo una visita di cortesia a Lampedusa, e poco più. Il ministro dell’Interno ha passato la mattinata nell’isola simbolo dell’immigrazione irregolare, ma non ha dato un segnale chiaro agli scafisti e ai mercanti di esseri umani. ‘Non lasceremo soli i lampedusani’, ha detto la Lamorgese, tentando di rassicurare gli abitanti. Avrebbe, invece, dovuto mandare messaggi di fermezza: in Italia si arriva solo con regolare permesso di soggiorno, non siamo più disponibili ad essere il porto d’Europa per i clandestini. Allo stesso tempo, in queste ore, il Ministero dell’Interno continua a non dare certezze in merito alla gestione dei centri di prima accoglienza. Negli ultimi giorni si sono verificati diversi episodi di rivolte e fughe – in Sicilia, in Puglia, in Umbria -, ma il Viminale ancora non interviene per una stretta sugli hotspot. A Messina, il sindaco De Luca ha chiesto l’immediata chiusura del Cpa di Bisconte, dal quale la scorsa settimane sono scappati, dopo scontri con le forze dell’ordine, una trentina di migranti. Anche in questo caso dal governo è arrivata una risposta debole e attendista. I cittadini pretendono – a maggior ragione in un periodo di emergenza sanitaria come quello che stiamo ancora vivendo – sicurezza e tranquillità. L’esecutivo lo comprenda, una volta per tutte, e agisca di conseguenza”. Così Matilde Siracusano, deputata di Forza Italia.

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