Messina, tessere ATM gratuite per gli invalidi: “In tutte le delibere di variazione di Bilancio presentate fino ad oggi non vi è stata mai traccia di queste somme”

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Messina. Il consigliere comunale Libero Gioveni interroga l’amministrazione sullo stato dell’iter relativo al rilascio delle tessere per il servizio di trasporto pubblico da erogare gratuitamente agli invalidi

Il consigliere comunale Libero Gioveni ha promosso un’interrogazione nei confronti dell’Amministrazione comunale e del presidente della ATM S.p.a., Pippo Campagna, al fine di avere chiarimenti in merito allo stato dell’iter per il rilascio delle tessere gratuite ATM a favore degli invalidi, riconosciuti come tali a norma di legge.

Gioveni sottolinea come in occasione di precedenti interrogazioni gli fossero state date informazioni incoraggianti legate allo stanziamento di almeno 100 mila euro per concretizzare questa proposta, ma che allo stato attuale sembra che nulla sia stato fatto in concreto.

Orbene – scrive Gioveni – nel rammentare il fatto che gli uffici della Regione in passato hanno dato delle interpretazioni errate sull’efficacia delle norme in quanto per alcune categorie di invalidi non dovrebbe essere affatto né il Comune né la stessa azienda trasporti a coprire le spese delle tessere, mi preme ribadire ad ogni buon conto che in tutte le delibere di variazione di Bilancio presentate fino ad oggi non vi è stata mai traccia di queste somme, né tanto meno da parte dell’Amministrazione finora, nonostante già da quasi due mesi risulta operativa la nuova ATM S.p.A. è stato mantenuto l’impegno di varare il relativo provvedimento”.

“Pertanto – conclude il consigliere – in virtù di quanto sopra esposto e degli impegni assunti da codesta Amministrazione, il sottoscritto consigliere comunale interroga le SS.LL. in indirizzo, ognuno per la parte di propria competenza, al fine di conoscere: se intendano mantenere l’impegno assunto in Aula in più occasioni in merito al rilascio delle tessere gratuite ATM alle categorie svantaggiate summenzionate; quanto tempo ancora occorrerà, qualora si dovesse procedere in tale direzione, prima che il Dipartimento servivi sociali vari un bando rivolto agli aventi diritto”.

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