Anastasi: “la Regione potrebbe promuovere la creazione, a Riace, di un Museo multimediale dal forte contenuto esperienziale in modo da offrire ai visitatori un percorso “immateriale” che potrebbe raccontare tramite immagini, suoni e ricostruzioni virtuali tutta la storia dei Bronzi, dal rinvenimento fino ad oggi”
“Il 16 agosto di 48 anni fa venivano ritrovati, sul fondo del mar Jonio, i Bronzi di Riace, una delle testimonianze più significative dell’arte greca classica che oggi possono essere ammirate al Museo Archeologico di Reggio Calabria. Di quell’eccezionale ritrovamento oggi alla cittadina di Riace rimane poco o nulla, sarebbe allora opportuno che la Regione Calabria si adoperi e si prepari, nei due anni che mancano, a celebrare degnamente il 50esimo anniversario di quello straordinario ritrovamento restituendo in qualche modo a Riace ciò che non ha avuto in questo mezzo secolo“. È quanto dichiara il consigliere regionale di “Io resto in Calabria” Marcello Anastasi, che aggiunge: “Ovviamente non vuole essere una rivendicazione campanilistica, ma solo un invito ad assicurare che “il paese dell’accoglienza” divenuto noto in tutto il mondo, oltre che per i Bronzi, anche grazie all’eccezionale lavoro di inclusione sociale portato avanti dal già sindaco Domenico Lucano, ristabilisca un legame quantomeno virtuale con le due imponenti statue bronzee risalenti alla metà del V secolo a.C.. La Regione potrebbe infatti promuovere e sostenere la creazione, a Riace, di un Museo multimediale dal forte contenuto esperienziale in modo da offrire ai visitatori un percorso “immateriale” che, grazie alle moderne tecnologie, potrebbe raccontare tramite immagini, suoni e ricostruzioni virtuali tutta la storia dei Bronzi, dal rinvenimento fino ad oggi”.
“Una struttura del genere – prosegue il consigliere regionale di IRIC – potrebbe essere anche il fulcro di un Centro studi sull’archeologia subacquea e sulla scultura Magno-greca attraverso cui intessere relazioni di interscambio a carattere internazionale con la Grecia e in particolare col Museo Nazionale di Atene. Proprio a partire dall’anno del cinquantenario, inoltre, la Regione Calabria potrebbe istituire un Premio annuale da conferire a scultori e a subacquei di tutto il mondo che si siano contraddistinti per la capacità di restituire alla luce reperti archeologici nascosti in fondo al mare”.
“Presenterò al Consiglio regionale – annuncia Anastasi – un’apposita mozione rivolta alla Giunta e alla presidente Jole Santelli che riassuma queste proposte e preveda, inoltre, nell’ambito dell’attività di programmazione annuale dell’offerta formativa, l’istituzione di un percorso liceale a Riace per lo Studio e la Conservazione dei beni culturali. Riace – conclude – ha regalato al mondo due straordinari capolavori della bronzistica Magno-greca e merita molto di più rispetto a quanto sino ad oggi sia stato fatto. È necessario che Riace acquisisca maggiore attrattività attraverso un piano progettuale regionale serio che preveda quanto di più utile possa favorirne lo sviluppo turistico e culturale”.