Il candidato di Falcomatà all’avversario politico: “facci i porcu”. E il Sindaco ricandida anche “Ti mangiu u cori”, così la campagna elettorale diventa squadrismo

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Reggio Calabria, clamoroso insulto social da un candidato di Falcomatà a un esponente dell’opposizione: “facci i porcu”

C’è un’aria molto pesante a Reggio Calabria: la campagna elettorale per le elezioni comunali di 20 e 21 settembre è appena iniziata con la presentazione delle liste e i 9 candidati a Sindaco, ma il clima non è quello di una democrazia evoluta in cui si discute di politica in modo nobile, anche appassionato, ma sempre civile. Stiamo assistendo ad un’escalation di violenza verbale particolarmente preoccupante, e se quella dei leoni da tastiera sui social passa (purtroppo) ormai inosservata, non può essere altrettanto se ad alzare così tanto il registro sono i candidati, che dovrebbero mantenere invece un certo contegno e dare il buon esempio.

Invece proprio uno dei candidati del Sindaco Falcomatà, Giovanni Bova della lista “la Svolta con Falcomatà Sindaco” (uno slogan che si poteva comprendere 6 anni fa, ma oggi suscita banali ilarità rispetto a una svolta che il Sindaco uscente vorrebbe intraprendere contro … se stesso!!), ha commentato una diretta facebook di un suo avversario politico con un epiteto particolarmente violento.

Massimo Ripepi, capogruppo uscente di Fratelli d’Italia nel consiglio comunale, stava segnalando le problematiche della piazzetta della Pace quando Bova ha commentato: “Risolvilo tu facci i porcu“.

In una città normale, un candidato Sindaco normale avrebbe dovuto immediatamente imporne il ritiro.

Invece a Reggio Calabria, Falcomatà ripresenta in pompa magna tra i suoi 333 candidati niente popò di meno che Giovanni Latella, delegato allo sport uscente, autore dell’infelice e barbara uscita “Ti mangiu u cori” contro un lavoratore Avr fuori dal teatro Cilea, durante un evento pubblico, ripreso dalle telecamere di un giornalista. Era Ottobre 2019, la città si è indignata, le opposizioni ne hanno chiesto le dimissioni ma Latella è rimasto salto al suo posto e adesso Falcomatà se lo vuole portare appresso, insieme a tanti amministratori della sua Giunta che sono addirittura indagati e sotto processo, nell’obiettivo di un secondo mandato. Evidentemente per il Sindaco uscente questo tipo di atteggiamenti burberi, anzichè creare vergogna e imbarazzo, sono una medaglia da esporre. E allora Giovanni Bova, sulla falsariga di Latella (e di molti altri), ha la carriera assicurata. L’offesa in dialetto all’avversario politico c’è già, adesso basta un bell’avviso di garanzia e il gioco è fatto. Diciamo che ci sono tutte le carte in regola per puntare almeno a un assessorato.

Anche se in realtà, su queste cose, ci sarebbe ben poco di cui scherzare

Quanto siamo caduti in basso in questa città!!!

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