Coronavirus, assessore Pd di Bologna contro Briatore: “farà meno lo sbruffone”. Il candidato a sindaco di Reggio Calabria Klaus Davi: “un’offesa a migliaia di italiani

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Briatore, assessore Pd di Bologna nella bufera: “giustizia divina, farà meno lo sbruffone”. La risposta di Klaus Davi, candidato a sindaco di Reggio Calabria

Non è mancata la risposta di Klaus Davi, riportata da “Il Resto del Carlino”, sulle dichiarazioni dell’assessore Bologna, Claudio Mazzanti. L’esponente del Pd aveva scritto sul proprio profilo facebook: “al mondo c’è una giustizia divina. Vi ricordate cosa diceva Briatore sul Covid tutte invenzioni, contro il governo che applica misure di tutela contro la pandemia, contro i i sindaci che facevano chiudere le discoteche quando non rispettavano le norme di sicurezza, sembrava di sentire Salvini, la Meloni ecc… in peggio. Poi ecco il risultato: 60 contagiati al Billionaire più lui, che giustamente se l’è preso il Covid, adesso vedrete farà meno lo sbruffone”.

Il candidato a sindaco di Reggio Calabria ha replicato: “mi sembra che questo assessore abbia preso un grave colpo di sole. Scherzando su una cosa grave offende non solo Briatore, le imprese che rappresenta e le migliaia di persone cui ha dato lavoro; ma offende anche migliaia di italiani che si sono ammalati o che sono morti e che si identificano in quello che è, comunque, un momento molto difficile per chiunque. Vorrei ricordare all’assessore Mazzanti che Briatore rappresenta un’Italia produttiva, imprenditoriale, nota a livello internazionale. Questo disprezzo snobistico è un retaggio di una sinistra radical chic che non ha nulla a che vedere con il vecchio Partito comunista, i cui leader, penso a Togliatti, a Berlinguer, mai si sarebbero permessi di fare considerazioni del genere. L’invidia sociale non porta a nulla: è distruttiva e autodistruttiva. Il problema di questo Paese è che la contesa politica, una volta fondata sui contenuti e sugli ideali, ora si basa sull’odio, il rancore, il malanimo, la cattiveria. Auspico che questo signore chieda scusa, nell’interesse del partito che rappresenta, il cui segretario Zingaretti ha più volte ribadito che gli imprenditori non sono il demonio, ma cittadini che dando lavoro espletano anche un servizio pubblico. Mi fa paura questa cultura dell’odio, anche perché proviene, in questo caso specifico, da un ambito politico che ha sempre accusato Salvini e la Lega di fomentare questo sentimento”.

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